Scienza e letteratura: il “Caffè” raddoppia
TRIESTE Il Caffè delle scienze estende il suo raggio d’azione, divenendo anche Caffè delle lettere. La nuova serie d’incontri scientifici, ideati fin dall’inizio da Pier Paolo Battaglini (e curati con Massimo Avian), riparte infatti al Caffè Tommaseo, mentre il San Marco ospiterà da aprile quelli umanistici. I primi tratteranno temi dalla fisica all’architettura, i secondi, curati da Paolo Quazzolo, dalle scienze umanistiche a quelle economiche e sociali.
Organizzati dall’Università di Trieste (con il Dipartimento di Scienze della vita) e Ogs, gli appuntamenti sono gratuiti, informali e ideati per rafforzare il rapporto tra Università e cittadinanza. La sessione scientifica prende il via domani - alle 17.30 - con Elisa Banchi, dottoranda di Scienze della vita dell’Università di Trieste, che ci aiuterà a scoprire come un particolare tratto di dna possa essere considerato un vero e proprio codice a barre della vita, in grado di identificare la specie a cui un organismo appartiene per favorire lo studio e la protezione della natura e della nostra salute. Giorgio Fontolan, docente di Geologia nello stesso ateneo, converserà invece sul destino delle spiagge che stanno scomparendo, focalizzandosi sugli interventi che l’uomo effettua sugli arenili.
Il 17 marzo Matteo Balestrieri, direttore della Clinica psichiatrica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Udine, parlerà della biologia della depressione, mentre Eugenia di Barbora e Maddalena Vulcan dell’Associazione italiana disturbi attenzione e iperattività (Aidai) si confronteranno nell’incontro “Correvo a 100 all’ora: il disturbo da deficit di attenzione/iperattività in bambini e ragazzi”.
Il 14 aprile Stefano Borgani, docente di Astronomia e Astrofisica Università di Trieste e direttore dell’Osservatorio, discuterà del lato oscuro dell’Universo, seguito da Francesca Malfatti, ricercatrice Ogs, che parlerà dei microrganismi marini. Il 12 maggio Enrichetta Misson, responsabile del Laboratorio analisi del Sanatorio triestino, affronterà il tema della biologia nei beni culturali mentre Marco Ferrari, scrittore, giornalista e divulgatore scientifico, si soffermerà su “Vedere il mondo con gli occhi di Darwin: l’evoluzione è dovunque”; il 9 giugno sarà invece protagonista l’orso delle caverne, un gigante estinto, di cui parleranno Deborah Arbulla, conservatrice del Museo di Storia naturale, ed Emanuele Gava, tecnico dell’Arpa. Concluderà l’incontro Simone Libralato dell’Ogs, che lancerà alcuni spunti sul pescatore del futuro.
Il Caffè delle lettere tratterà invece il tema “Gli antipatici, i cattivi, i perfidi e gli indemoniati” nelle varie discipline grazie ad alcuni professori dell’Università di Trieste: l’ambito teatrale sarà trattato il 21 aprile da Quazzolo e Laura Pelaschiar, docente di Letteratura inglese; quello filosofico e letterario il 19 maggio da Fabio Polidori e Fabio Romanini, docenti rispettivamente di Filosofia teoretica e linguistica italiana. Concluderanno il 16 giugno con il mondo antico Lucio Cristante e Federica Fontana, insegnanti, il primo di Letteratura latina, la seconda di Metodologia della ricerca archeologica.
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