Science+Fiction Festival a Trieste, un ritorno al futuro tra astronauti e Asteroidi
Organizzata dalla Cappella Underground torna a Trieste dall’ 1 al 6 novembre la rassegna dedicata alla fantascienza. Oltre sessanta opere, cinquanta anteprime e dieci mondiali

TRIESTE Neil Marshall - il regista della serie tv “Il trono di spade” e di film cult come "Dog Soldiers" e "The Descent”-, Franco Malerba, il primo astronauta italiano, i registi del miglior cinema internazionale e italiano che esplora il fantastico: sono alcuni degli ospiti speciali in arrivo al Trieste Science+Fiction Festival, organizzato da La Cappella Underground, che dal 1 al 6 novembre porta sullo schermo la grande fantascienza da tutto il mondo insieme a un nuovo direttore, il critico cinematografico britannico Alan Jones, pioniere del cinema di genere. La 22ma edizione parte con «l’idea del rinnovamento, ma anche connettendosi all’originale festival della fantascienza creato nel 1963», ha sottolineato la presidente de La Cappella Underground Chiara Barbo nella conferenza stampa di presentazione.
Lo sintetizza bene il claim “Back to the SuperFutures” che rimarca, come ha detto il responsabile della comunicazione Francesco Ruzzier, «la voglia di tornare a parlare di futuri possibili dopo due anni in cui ci è sembrato di vivere in una distopia». Lo farà certamente Neil Marshall, che riceverà il Premio Asteroide alla Carriera e incontrerà il pubblico in due appuntamenti: venerdì 4 novembre presenterà in anteprima al Politeama Rossetti il suo nuovo sci-fi horror “The Lair”, ritorno al cinema dopo molti anni in cui si è dedicato al piccolo schermo, mentre sabato 5 novembre terrà al Teatro Miela una masterclass dedicata al suo primo lungometraggio “Dog Soldiers”.
I film in programma, 66 titoli con più di 50 anteprime fra le quali 10 première mondiali, saranno proiettati come di consueto al Rossetti e al Miela. Per il primo anno, però, il quartier generale del festival sarà l’hotel DoubleTree by Hilton, che ospiterà tutti gli incontri. «Sarà una vera esplosione di ogni tipo di fantascienza», anticipa Alan Jones, che si è innamorato di Trieste proprio frequentando il festival e oggi vive in città per una parte dell’anno. «Abbiamo la science fiction, i film distopici, quelli di supereroi, anche film profetici che fanno pensare. Ogni cultura è rappresentata: i titoli vengono da 31 Paesi diversi, dal Vietnam alla Corea al Guatemala. A Trieste vedremo una fotografia di quello che sta accadendo nel mondo della fantascienza oggi». Tra i film in concorso per il Premio Asteroide e il Premio Mélès D’Argent ci sono “LOLA” del britannico Andrew Legge, che unisce fantascienza, film storico e mockumentary nella storia di due sorelle che cercano di arrestare l’ascesa nazista intercettando trasmissioni radio dal futuro, il distopico “Vesper” di Kristina Buožytė e Bruno Samper su una tredicenne che sopravvive col padre malato nel mondo distrutto dopo il collasso dell’ecosistema, e “The Visitor from the Future” di François Descraques, ambientato nel 2555, grande successo in Francia. Nella sezione Spazio Italia spiccano tre eccezionali esempi del cinema di genere italiano: “Antropophagus II” di Dario Germani, horror sanguinario pensato come sequel del mitico “Antropophagus” di Joe D’Amato del 1980, “Piove” di Paolo Strippoli, horror urbano in cui strane esalazioni provenienti dai tombini scatenano la rabbia e la violenza dei cittadini di Roma, e “Pluto” del regista friulano Renzo Carbonera, con Andrea Pennacchi nel ruolo dell’ultimo agente di una società segreta che operava per evitare che l’umanità fosse distrutta dalla folle corsa atomica.
Fitto il programma degli incontri, tutti a ingresso gratuito, all’hotel Double Tree by Hilton, che ospiterà anche Ivipro Days 2022, la due giorni dedicata al videogioco come risorsa per raccontare il territorio e il patrimonio culturale (l’1 e 2 novembre), e il Fantastic film Forum, l’evento industry del festival dedicato agli operatori professionali del cinema e dell’audiovisivo. L’Education Program proporrà laboratori per bambini e appuntamenti per tutta la famiglia, mentre è articolato il programma di “Mondofuturo”, dal 2 al 6 novembre, la sezione di incontri tra scienza e fantascienza che propone anche una serie di documentari come "It’s Quieter In the Twilight" di Billy Miossi, che segue un gruppo selezionato di anziani ingegneri della NASA che hanno lavorato al Voyager superando il concetto di scoperta e viaggiando tra le stelle. A proposito di pionieri dello spazio Franco Malerba, il primo astronauta italiano che nel 1992 volò nello spazio come ingegnere di bordo dello shuttle Atlantis, presenterà il 6 novembre il suo libro “Il cibo nello spazio” (ed. Dedalo), alle 12 all’hotel DoubleTree by Hilton. Trieste Science+fiction continua poi anche oltre le sue date ufficiali: il 7 novembre, al Cinema Ariston, ci sarà la proiezione dei film premiati e sulla piattaforma di Mymovies, dal 7 al 13 novembre, sarà possibile vedere una selezione di film e cortometraggi in esclusiva dal festival.
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