Sci-Fi, arriva Argento

Al Festival di Trieste brividi anche con Bava e Deodato
Di Federica Gregori

TRIESTE. Partire dalle propria storia e dalle proprie radici per allargare una finestra e avventurarsi nell'universo, sfidando i confini di spazio, tempo e anche dell'umano. Se l'immagine che già campeggia nelle vie cittadine come su flyer e colorato merchandising ne ha catturato la più intima essenza, la filosofia del Trieste Science+Fiction Festival resta coerente, uno sguardo al suo glorioso passato e un proiettarsi senza paura nel futuro. Perché il festival cresce e non ha tema di sperimentare, senza sedersi sugli allori del successo bomba ottenuto lo scorso anno ma avanzando scelte originali e coraggiose, spingendosi anche in territori meno conosciuti. Per la prima volta, ad esempio, il festival si rivolgerà a chi il cinema fantastico lo fa, con un Forum dedicato alla produzione per avviare a uno scambio attivo tra i professionisti del settore, mentre i programmi per le scuole inaugureranno, tra laboratori di robotica e masterclass, un vero e proprio training sci-fi per quelli che saranno gli spettatori - o i professionisti? - del domani.

È un programma eclettico che mischia linguaggi e suggestioni anche imprevedibili quello presentato dal festival organizzato dalla Cappella Underground: si dispiegherà in più giornate, dall’1 al 6 novembre, coincidenti con le festività d'inizio novembre perché «vuol essere una festa e facilitare un pubblico sempre più numeroso che arriva dal Nord Italia ma anche da Slovenia, Croazia ed Austria», come spiega il direttore Daniele Terzoli. Un respiro, una vocazione sempre più internazionale che non accenna a subire battute d'arresto, sottolineate all'affollata presentazione dall'assessore regionale Torrenti: «In Europa i festival di fantascienza ancora non ci sono e Trieste Science+Fiction gode della possibilità di un posto ancora più al sole per assurgere a punto di riferimento europeo, per qualità delle pellicole proposte e importanza degli ospiti che ogni anno arrivano a Trieste». E se «anche i sovrintendenti sognano pecore elettriche», Stefano Pace si unisce entusiasta al coro caldeggiando una collaborazione che possa «creare un legame» tra il festival e il Teatro Verdi.

Una dimensione internazionale consolidata nell'appartenenza al circuito European Fantastic Film Festivals Federation, dove il festival triestino spicca come unica manifestazione interamente specializzata nel genere scifi, e che in questa 16° edizione sarà rappresentata non solo dai più di 50 titoli in cartellone ma da un vero esercito di ospiti prestigiosi. Solo per fare alcuni nomi si va dal Premio Urania d’Argento 2016 Rutger Hauer, il leggendario replicante Roy Batty di “Blade Runner” di Ridley Scott, al figlio del regista, Luke, che arriverà a Trieste a inaugurare il festival, martedì 1 novembre alle 20.30 in Sala Tripcovich, con l'anteprima italiana di “Morgan”, mentre i fan di Star Trek sono già con le orecchie alzate per l'arrivo di Adam Nimoy, a presentare il documentario “For the Love of Spock” sull'iconico attore che gli ha prestato il volto, il padre Leonard: una festa per celebrare i 50 anni della serie e ancora un'anteprima italiana dove Nimoy jr. sarà accompagnato dall'attrice Terry Farrell (ore 17, stessa location).

Quasi tutti i film della selezione ufficiale saranno accompagnati dai rispettivi registi o interpreti. Eclettici nelle tematiche, dagli immancabili zombie alla fantapolitica più inquietante, tra anteprime mondiali (“Almost Dead”), opere nominate per l'Oscar come miglior film straniero (“Under the shadow”) e debutti sci-fi (“The Rift”, primo film di fantascienza serbo) i film di Neon saranno 16 e sono stati scelti dai selezionatori tra 450 titoli visionati, numeri che danno l'idea di quanto fervido sia lo spirito di ricerca che anima il festival. E non che fuori concorso si scherzi, tanto che tra i titoli figurano opere in selezione ufficiale a Cannes o firmate da registi cult come Takashi Miike.

Non mancheranno i maestri italiani: “mostri sacri” del genere come Dario Argento, Lamberto Bava, Ruggero Deodato, Luigi Cozzi arriveranno a Trieste per festeggiare i 40 anni di Fant'Italia, nata nel '76 con la Cappella Underground già allora in cabina di regia. Tutti uomini in un'edizione che, però, sarà caratterizzata da una massiccia presenza femminile, non solo per le eroine sullo schermo ma per l'agguerrita pattuglia di registe ospiti.

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