Sabrina Ferilli a cinquant’anni è la grande bellezza di Roma
ROMA. Un anniversario così, tondo, ti aspetti che lo prenda con ironia e leggerezza, magari con una gran risata. Sabrina Ferilli festeggia 50 anni il 28 giugno nell'anno dell'Oscar alla Grande bellezza, che è anche la sua di bellezza, persino ostentata nelle scene del film di Paolo Sorrentino, in cui è nuda. Senso dell'umorismo, simpatia naturale, l'intercalare romano, la passione a sinistra per la politica, da molti anni fanno di lei una delle attrici più amate, capace anche di convogliare le simpatie e l'ammirazione di uomini e donne. L'altra passione stranota, per la Roma, la portò a una scommessa storica: “mi spoglio se vince lo scudetto”. Correva l'anno 2001: arrivò la vittoria e pure lo striptease, davanti a 100 mila persone al Circo Massimo. Ferilli è fatta così: generosa. Come quando portò avanti, invano, una battaglia per adottare, da single, un figlio. Il suo privato è anche abbastanza pubblico: la rottura dopo 12 anni del matrimonio con Andrea Perrone, così come nel 2005 l'inizio della love story con l'ex dg della Rai e ora ad di Terna Flavio Cattaneo, o ancora, due anni fa, le chiacchieratissime foto di lei con l'attore Francesco Testi. La sua carriera parte più di 25 anni fa. Nata a Fiano Romano, viene bocciata al provino per il Centro Sperimentale di Cinematografia di Cinecittà, ma con tenacia comincia con le prime parti. Il debutto è con “Caramelle da uno sconosciuto” di Franco Ferrini dell’86, poi “Diario di un vizio” nel '93 di Ferreri, e Paolo Virzì in “La bella vita”, uno dei film più importanti della sua carriera. Il cinema d'autore la scopre ma poi l'abbandona e lei continua con le commedie di Parenti, Salemme, Vanzina. Virzì torna a chiamarla per “Tutta la vita davanti” e Sorrentino la incorona con “La grande bellezza”. Tanta tv, e, nella sua eclettica carriera, anche il teatro, l’ultima piéce è “La presidentessa”, regia di Gigi Proietti.
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