Sabato sulla ciclopedonale si cammina “per il cuore”

Alle 17 iniziativa promossa dal Centro cardiovascolare con Trieste atletica per promuovere la salute e il benessere psicofisico
Camminare fa bene alla salute
Camminare fa bene alla salute

“Cammina per il tuo cuore”. Questo il titolo, che è anche un invito, della passeggiata promossa dal Centro cardiovascolare in collaborazione con l’associazione sportiva “Trieste atletica”, in programma domani pomeriggio con inizio alle 17, che si snoderà lungo il secondo tratto della ciclopedonale “Giordano Cottur”.

Allestita nell’ambito del programma di promozione della salute e del benessere, «che passano attraverso l’attività fisica – come spiega il direttore del Centro, il professor Andrea Di Lenarda - e l’incontro sociale», la passeggiata è aperta a tutti, in quanto il ritmo sarà blando e adatto anche a bambini e anziani.

Il motto dell’iniziativa è «camminare insieme alla riscoperta della natura e dell’uso delle gambe» ed è lo stesso che accompagnava i partecipanti alle prime edizioni delle “Carsoline”, organizzate oltre quarant’anni fa. L’adesione all’iniziativa è gratuita.

Il percorso attraversa il rione di Campanelle e raggiunge dapprima San Giuseppe della Chiusa e poi Sant’Antonio in Bosco- Moccò. Si camminerà anche in caso di pioggia, ma per domani le previsioni parlano di bel tempo. Questo il programma: ritrovo alle 17 all’ex casello ferroviario in Salita di Raute (a 200 metri è possibile parcheggiare), raggiungibile anche con le linee 33 e 34. Alle 17.15 partenza. Al chilometro 3,5, un importante viadotto ferroviario permette alla pista di superare il Rio Spinoleto. Al chilometro 4,2, la ciclopedonale supera i grandi piloni che sorreggono la superstrada. Al chilometro 4,3 inizia il breve tratto di pendenza, relativamente più ripida, necessaria per superare la superstrada, coincidente con la fine del tratto asfaltato. Al chilometro 4,4 la superstrada è superata dalla pista, attraverso il sovrappasso che corrisponde alla fine del tratto asfaltato e all’inizio di quello sterrato. Dal ponte si apre un’ampia vista sul golfo di Muggia e della costa istriana verso Sud, a Nord è distinguibile il Polo cardiologico e ospedaliero di Cattinara.

Al chilometro 4,5 inizia il viadotto ferroviario che supera il patoc del Rio Storto destro, che vanta un omonimo a Muggia e che più a valle confluisce nel torrente Zaule. All’altezza del quinto chilometro inizia il lungo viadotto sul Rio Storto sinistro. Poche decine di metri dopo inizia la più lunga delle cinque gallerie, particolarmente buia per la sua forma a “C” ed è l’unica illuminata, con una spettacolare doppia fila di fari interrati. Al chilometro 5,6, un breve viadotto permette di superare il più modesto Rio del Gias. La fine del percorso è fissata nel piazzale che ospita l’ex stazione ferroviaria di S.Antonio-Moccò, dove sarà visibile la prima e storica pietra miliare dell’ex ferrovia.

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