Rutger Hauer porta a Trieste il mito “Blade runner”
TRIESTE. «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire». Chi ha amato “Blade runner” di Ridley Scott potrà tentare di far ripetere dal vivo questa frase, entrata nel nostro linguaggio collettivo, all’attore che la pronuncia nel mitico film del 1982.
A Trieste, infatti, sarà ospite del Festival Science+Fiction l’attore di origione olandese Rutger Hauer, che in “Blade runner” vestiva i panni del replicante Roy Batty. La rassegna ha deciso, infatti, di assegnare a lui il Premio Urania d'Argento 2016 alla carriera. Sarà in città per ritirare il riconoscimento venerdì 4 novembre durante la cerimonia ufficiale alla sala Tripcovich.
Nel documentario della Bbc "Dangerous days: on the edge of Blade runner”, Hauer, il regista Ridley Scott e lo sceneggiatore David Peoples hanno rivelato che era stato proprio l'attore olandese a scrivere il monologo di una delle sequenze più memorabili e toccanti della storia del cinema. Rutger Hauer è diventato, con quel ruolo, un'icona assoluta della fantascienza cinematografica moderna.
Tra gli oltre ottanta film interpretati da Rutger Hauer ricordiamo: “Fiore di carne” e “Kitty Tippel” di Paul Verhoeven; “Donna tra cane e lupo” di André Delvaux; “I falchi della notte” di Bruce Malmuth; “Eureka” di Nicholas Roeg; “Osterman weekend” di Sam Peckinpah; “Ladyhawke” di Richard Donner; “The hitcher - La lunga strada della paura” di Robert Harmon; “La leggenda del santo bevitore” di Ermanno Olmi; “Furia cieca” di Phillip Noyce; “In una notte di chiaro di luna” di Lina Wertmüller; “Buffy l'ammazzavampiri” di Fran Rubel Kuzui; “I banchieri di Dio - Il caso Calvi” di Giuseppe Ferrara; Confessioni di una mente pericolosa” di George Clooney; “Dracula III - Il testamento” di Patrick Lussier; “Sin City” di Robert Rodriguez e Frank Miller; “Batman begins” di Christopher Nolan; “Goal II - Vivere un sogno” di Jaume Collet-Serra; “Dracula 3D” di Dario Argento; “2047 - Sights of death” di Alessandro Capone.
Hauer, nato a Breukelen nel 1944 e cresciuto ad Amsterdam, svolge attività a favore dell'ambiente e nel sociale. Nel 1994 si batté per la liberazione del cofondatore di Greenpeace Paul Watson (successivamente fondatore di Sea Shepherd Conservation Society), arrestato con l'accusa di avere causato l'affondamento di una nave baleniera. Ha costituito una fondazione, la Rutger Hauer Starfish Association per la ricerca sull'Aids e l'aiuto dei malati nel mondo.
Nell'aprile del 2007 ha pubblicato un'autobiografia, “All those moments: sdtories of heroes, villains, replicants and Blade runners”, scritta con Patrick Quinlan.
Il Premio Urania d'argento viene conferito dal 2002 ai grandi maestri che hanno operato nell'ambito del fantastico. Hanno ricevuto il premio alla carriera del Trieste Science+Fiction Festival: Christopher Lee, Pupi Avati, Dario Argento, George Romero, Bruce Sterling, Alejandro Jodorowski, Terry Gilliam, Gabriele Salvatores, Roger Corman, Joe Dante, Enki Bilal, Ray Harryhausen, Alfredo Castelli, Jimmy Sangster e Lamberto Bava.
La sedicesima edizione del Festival è in programma dall'1 al 6 novembre organizzato da La Cappella Underground. Trieste tornerà ad essere, così, la città della scienza e della fantascienza, grazie alla sua storica manifestazione internazionale dedicata all'esplorazione dei mondi del fantastico.
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