Riparte il Pupkin: «Dopo vent’anni stiamo meglio del tram de Opcina»

Da stasera, 4 novembre, torna il Kabarett con i nuovi sketch «Raccontiamo Trieste e la crisi con tanti ospiti»

TRIESTE Oggi, 4 novembre, riparte al Miela la stagione del Pupkin Kabarett. Il nucleo di attori formato da Laura Bussani, Alessandro Mizzi, Stefano Dongetti e Flavio Furian (affiancati dalla inossidabile e imperturbabile Niente Band con Riccardo Morpurgo, Flavio Davanzo, Luca Colussi, Piero Purini, Andrea Zulian) sarà ogni quindici giorni sul palco a commentare le notizie locali e nazionali e a proporre sketch inediti, affiancati di volta in volta da altri ospiti e complici delle loro stramberie teatrali. Stramberie a cui da anni danno da anni il nome di cabaret - seppur con la kappa - non essendo disponibili definizioni più aggiornate e precise per i loro scatenati happening comico musicali. «Sì, era un modo per distinguerci un po’ - ci dicono interpellati al telefono -, perché volevamo fare cabaret ma anche provare a proporre delle cose più insolite. O magari avere ospiti che col cabaret c’entravano poco. Strabordare un po’ insomma, ogni tanto».

Da quasi vent’anni imperversano a ogni stagione e producono delle serate ogni volta nuove. Logorante? «Sì, ma siamo ancora in forma. O diciamo almeno che stiamo meglio del tram di Opcina. A parte scherzi, sì, ci divertiamo ancora. Ma la cosa più importante è che sembra divertirsi il pubblico che continua a venire a sentirci. Una specie di miracolo. Forse dovremmo accendere un cero ogni sera, ma nel rispetto delle norme di sicurezza per i luoghi di pubblico spettacolo».

Quando gli si chiede degli argomenti che faranno da fil rouge della nuova stagione, non si sbottonano granché. «La stagione è lunga. Se adesso diciamo qualche argomento che tratteremo tutto l’anno, poi sicuramente passa di attualità. O più probabilmente passa a noi la voglia di trattarlo. Sicuramente non mancheranno i nostri temi classici: la coppia in crisi, Trieste in crisi, la coppia a Trieste in crisi. Tutto una crisi, insomma. Ma che se la guardi in un certo modo fa sempre ridere». Sembra che, tra i tanti possibili temi, proporranno le migliori idee per far collassare definitivamente il pianeta, che avranno come “ospiti” alcuni dei migliori talenti della nuova scena musicale italiana “trap” e che riserveranno anche alcune delle loro serate a “rovinare” degli immortali classici teatrali.

I biglietti si possono acquistare alla biglietteria del teatro e on-line su Vivaticket. Avviso importante: per chi volesse sono disponibili mini abbonamenti di quattro serate (ogg, il 18 novembre, 2 e 16 dicembre). Per maggiori info: www.miela.it
 

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