Riparte a Trieste il set della Porta Rossa

Ieri sera all’Ausonia il primo ciak con i protagonisti delle nuove puntate di una delle fiction più amate e seguite

TRIESTE. Una cabina spuntata nel piazzale davanti al Bagno La Lanterna, dove tutto è iniziato, dove il fantasma Cagliostro comincia a interagire col mondo dei vivi tramite Vanessa: riparte proprio da lì, per puro caso, anche la seconda stagione di “La Porta Rossa”, la serie tv di Raidue che da ieri ha riaperto il suo lungo set a Trieste, con il primo ciak all’Ausonia. Davanti alla macchina da presa c’erano ancora Lino Guanciale, Cagliostro, e Valentina Romani, Vanessa, e a dirigere sempre il regista Carmine Elia, tutti entusiasti di riprendere il lavoro in città: «Mi sento emozionatissimo nel rientrare nei panni di Cagliostro», dice Guanciale. «Per me questa serie è stata una svolta sia dal punto di vista interiore, per come ho lavorato e voglio ancora lavorare sul personaggio, sia per la risposta del pubblico davanti a una serialità sensibilmente diversa rispetto allo standard. Ho tutta l’intenzione di rilanciare: quando la scommessa va bene, bisogna non accontentarsi. Al di là del fatto che dovrò vestire per tutta l’estate il maglione e il cappotto di Cagliostro», sorride l’attore, «c’è il piacere di tornare a Trieste, dov’è iniziata una nuova fase della mia vita e della mia professione».

Anche per il regista Carmine Elia il legame con la città è forte: «Non vedevo l’ora di cominciare questa nuova avventura. Ormai mi sento così a casa qui che vorrei essere nato a Trieste!». Sono già tornati in città anche Pierpaolo Spollon, nei panni di Filip, Elena Radonicich, in quelli della poliziotta Stella Mariani, e Gaetano Bruno nel ruolo del collega Paoletto. Confermati nel cast anche tanti attori triestini, come Alessandro Mizzi e Ivan Zerbinati, che interpretano i poliziotti Zagaria e Albertini. Arriveranno invece in un secondo momento Gabriella Pession, nella fiction Anna, la moglie di Cagliostro, ed Ettore Bassi, il magistrato Piras. E c’è un’importante new entry: si aggiunge al cast l’attore ceco Ivan Franek, che a Trieste ha già interpretato anche il papà de “Il ragazzo invisibile” nell’ultimo film di Gabriele Salvatores. I primi giorni delle riprese, che proseguiranno per venti settimane fino a settembre, saranno quasi tutti ambientati tra l’Ausonia e il Pedocin, in quella cabina telefonica, ricostruita in scenografia, dove da Cagliostro e Vanessa partirà uno degli avvertimenti del nuovo intrigo di detection. Nel resto della settimana le riprese troveranno casa in un appartamento privato di San Vito. Visto il grande successo della serie, con più di 3 milioni di spettatori a puntata, a Trieste è cresciuta la voglia di mettere a disposizione le proprie case private per rivederle sul piccolo schermo. «Questo è parte dell’importantissimo indotto che la serie porta alla città», dice il presidente della Fvg Film Commission, Federico Poillucci. «Ovviamente bisogna cercare di evitare che ci siano speculazioni. Tra i motivi del grande successo di Trieste come location c’è anche il fatto che girare qui costa meno rispetto a Roma o a Milano». Intanto la macchina de “La Porta Rossa 2”, che vedremo in tv probabilmente a febbraio 2019, si è rimessa in moto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo