Ricette dimenticate e di culture diverse nei “Sapori del Carso”

Presentata l’edizione della kermesse enogastronomica che si svolgerà dal 10 ottobre al 9 novembre
Una delle precedenti edizioni di "Sapori del Carso"
Una delle precedenti edizioni di "Sapori del Carso"

È stato presentato alla Camera di Commercio il programma della tredicesima edizione di “Sapori del Carso”, manifestazione di cultura e promozione enogastronomica che coinvolge esercizi di ristorazione e negozi dell’area carsolina triestina e goriziana. L’iniziativa, realizzata dall’Unione Regionale Economica Slovena (Ures) con il contributo della Camera di Commercio di Trieste, della Provincia e della Regione, si svolgerà dal 10 ottobre a tutto il 9 novembre.

Come nelle passate edizioni, “Sapori del Carso” è una vetrina promozionale per le tradizioni culturali della cucina carsolina, densa di sfumature e contaminazioni interessanti e diverse che attraverso i secoli hanno portato alla creazioni di offerte gastronomiche di spessore e contenuto. Quest’anno l’ispirazione per i diversi menù che i diversi esercizi – in totale tredici – hanno voluto porre all’attenzione degli appassionati e dei cultori della buona tavola arriva dal centenario dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

«Un evento tragico che impone serie riflessioni – ha convenuto il presidente dell’Ures Nico Tenze – ma sul quale confluiscono ulteriori momenti di conoscenza e approfondimento che hanno inciso in maniere diverse sui costumi e la cultura delle nostre zone di confine. Sul fronte carsolino e in generale in quest’area nord orientale sono confluite genti originarie di tante e diverse parti del pianeta che, al di la dei fatti bellici, hanno portato anche le esperienze e le tipicità delle loro patrie d’origine. La sedicesima edizione di Sapori del Carso intende proporre ricette dimenticate e ispirate a culture diverse, senza trascurare i prodotti tipici locali. Come hanno convenuto il presidente della Camera di Commercio Antonio Paoletti, il vicepresidente della Provincia Igor Dolenc e l’assessore comunale Edi Kraus, “Sapori del Carso” è una vetrina non solo per i ristoratori, ma per tutte le persone che lavorano e producono in questa particolare area geografica. «È necessario fare sistema sul territorio – è stato detto – e è importante che il comitato organizzatore abbia anticipato lo svolgimento del programma per farlo coincidere con la “Barcolana”. Un’azione che permette di fare sistema tra enti e imprese, coniugazione necessaria per impattare con maggiore intensità su di un turismo interessato a offerte pluricomposte e variegate. Tra gli eventi collaterali, la presentazione del programma di escursioni sul Carso realizzato da “Curiosi di natura” (info curiosidinatura@liberol.it ) e da “Juliaest” (mail juliaest@libero.it )

Le specialità proposte dai diversi ristoratori? C’è da perderci la testa. Tra le tante i “Buchteln” di lievito madre con marmellata della locanda “Devetak” di Savogna d’Isonzo, i medaglioni d’anatra ripieni di porcini e pere su fonduta di formaggio Jamar e salsa di ribes rossi del caffè Vatta di Opicina, la trota con prosciutto della “Lampara” di S. Croce. Per informazioni su menù, ricette, trattorie, panifici e negozi consultare www.saporidelcarso.net e www.ures.it

Maurizio Lozei

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