Ramin Karimloo ritorna a Trieste per The Reunion: «Non vedo l’ora di esserci»
La stella del Fantasma dell’Opera con un cast d’eccezione per uno spettacolo che riunisce le più grandi hit di genere
Si intitola “The reunion” ed è il concerto dei sogni per tutti gli appassionati di musical. Per due sere, mercoledì e giovedì, al Rossetti farà ritorno la star delle star, Ramin Karimloo con Earl Carpenter e Hadley Fraser e condivideranno il palco niente meno che con Samantha Barks, Holly Anna Hull e Natalie May Paris accompagnati dalla Fvg Orchestra diretta da Beatrice Venezi. La scaletta è da capogiro, con brani da “Frozen”, dalla famiglia Addams e da un’infinità di spettacoli, tra cui spicca “Old Friends” da Merrily we roll along che per la prima volta viene portata in scena in Italia e che, con quelle voci, si preannuncia come indimenticabile.
Karimloo, come vi è nata l’idea di questo show?
The Reunion nasce mettendo insieme degli amici che condividono una profonda passione per il musical e le storie che racconta. Ho avuto la fortuna di condividere il palco con alcuni artisti incredibili e volevamo creare un momento in cui rivivere quelle esperienze in un modo più fresco e personale, focalizzandole sulla musica e permettendo alle store che racchiude in sé di brillare.
Questo format in Cina e in Giappone ha ottenuto un enorme successo. Ve lo aspettavate?
È stato travolgente. Non ci aspettiamo mai quel tipo di reazione ma speriamo che la musica e le parole vadano a segno. Quei due paesi hanno entrambe una passione profonda per il musical, è stato bello vedere quanto sono legati agli show e quanto universale sia il loro messaggio.
Come avete scelto la scaletta?
Sono scelte molto personali per ognuno di noi, selezionati tra i numeri più iconici degli show che abbiamo interpretato ma anche esplorando brani che portiamo nel cuore. Altri invece sembravano perfetti. Cerchiamo di proporre la musica che ci emoziona ma ci piace anche esplorare qualcosa di nuovo. Su questo siamo tutti d’accordo: ci piacciono le sfide, non restare ancorati al passato.
Per lei è un ritorno a Trieste. Qual è una delle prime cose che farà in città?
È una città così bella che anche solo camminare lungo le sue vie è sempre stupendo. Il suo cibo, la cultura, l’architettura, l’atmosfera che vi si trova ne fanno un posto in cui si ha voglia di sperimentare tutto. Non vedo l’ora di arrivare, anche se ciò che adoro di Trieste, sopra a tutto, è la sua gente. Di qualcuno sono diventato amico e passerò di certo a salutarli.
Nel 2024 lei è stato protagonista di tanti spettacoli. Su cosa si basa la sua scelta?
Sulla storia e su ciò che io posso offrire al ruolo. Ho bisogno di mettermi alla prova, per trovare qualcosa da esplorare in maggiore profondità come performer. Ho imparato a seguire il mio istinto: se il materiale mi genera emozioni c’è una buona possibilità che lo faccia anche nel pubblico.
C’è forse ancora qualche ruolo che le piacerebbe debuttare?
Ce ne sono parecchi. Sweeney Todd sarebbe un’ottima sfida così come Don Chisciotte in Man of la Mancha.
Un anno fa, con From the Rehearsal Room ha dimostrato come tra performers esista l’amicizia e che se due amici condividono il palco il risultato può essere dirompente. Che cos’è per lei l’amicizia?
Per me l’amicizia è legata alla fiducia, al rispetto e alla vulnerabilità. Sul palco è tutto. Lavorare con delle persone di cui ti fidi accresce l’esperienza, ti senti più sicuro a correre dei rischi dando tutto te stesso. Per questo “The reunion” funziona così bene, perché c’ questo legame tra di noi che rende ogni performance unica. Non è solo una condivisione della musica, è una condivisione di esperienze e il pubblico lo sente, ma è anche la consapevolezza che possiamo contare gli uni sugli altri.
Cosa ama fare nel suo (pochissimo) tempo libero?
Mi piace stare attivo, allenarmi, hiking, o anche solo stare all’aperto. La musica è sempre con me, sia che io la scriva o che la stia suonando solo per me. Leggo, mi piacciono le biografie e libri sulla crescita personale, qualsiasi cosa che mi aiuti a crescere o a comprendere prospettive diverse dal solito. Ultimamente mi sono anche goduto dei romanzi di scrittori del medio oriente.
Come definirebbe con una semplice parola i suoi compagni di viaggio per “The reunion”?
Samantha Barks è magnetica, Earl Carpenter è magistrale, Hadley Fraser è pieno di sentimento, Holly- Anne Hull è appassionata, Natalie May Paris è raggiante. —
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