Questo nostro “Far Est” psicanalizzato dai Papu
Benvenuti a Nord-Est. Terra dalle numerose contraddizioni sociali, politiche e culturali, nonché osservatorio privilegiato sotto la cui lente d’ingrandimento è possibile seguire gli affanni dell’uomo del terzo millennio, che si arrabatta come meglio può tra miti effimeri, centri commerciali, acquisti a credito ed happy hour, sempre più preoccupato di perdere il proprio status sociale. Anzi, benvenuti a “Far Est”, come hanno ribattezzato questo territorio-laboratorio antropologico “I Papu”, il duo di attori comici di Pordenone che questa sera alle 21 porterà in scena - al parco di San Giovanni, al Lunatico Festival”- l’ultima produzione di satira di costume.
Appuntamento quindi al Posto delle fragole con la premiata ditta Ramiro Besa e Andrea Appi, che attraverso quindici gustosi sketch – la cifra stilistica del loro teatro cabaret comico – racconteranno vizi, miserie e debolezze dell’uomo medio, un po’ cialtrone e un po’ insicuro, impegnato a collezionare gli status symbol propinati dalla tv e dai social network. Dopo le gradite incursioni dello scorso inverno al Pupkin Kabarett, “I Papu” tornano a Trieste con lo spettacolo “Far Est” – scritto da Besa e Appi, per la regia di Antonio Galuzzi – in cui sono condensati sia il loro repertorio recente sia il “the best of” degli oltre vent’anni di carriera dell’affiatato duo pordenonese. Che con grande equilibrio e senza prevaricazioni da “prima donna”, alterna il ruolo di spalla a quello, diciamo così, di “primo uomo” negli esilaranti quanto surreali sketch da cui traspare la passione per lo humour british in omaggio agli iconici “Monty Phyton”.
«Trieste è davvero un’ottima vetrina e quindi siamo molto contenti di avere l’opportunità di ritornarci, anzi, ci piacerebbe portare più spesso i nostri spettacoli nella vostra bella città», conferma il duo, noto al grande pubblico grazie alla partecipazione alle trasmissioni cult della comicità italiana Colorado Cafè, il cabaret di Zelig e Quelli che il calcio” Da veri artigiani della comicità, in vent’anni di carriera hanno confezionato con sartoriale cura dei dettagli circa nove produzioni teatrali, il cui filo conduttore è sviscerare e analizzare servendosi dello humour il comportamento umano. Sono nati così, da questi «speleologi dell’esistenza», come si definiscono Andrea e Ramiro, i surreali dialoghi da lettino dello psicoanalista di “Mismas”, Siamo uomini o calamari?”, “Semelodiceviprima”, frizzante condensato dell’abitudine umana a auto assolversi facendo scarica barile sul prossimo e “Incomprese nel prezzo”.
E a proposito di cartellini e costi, i siparietti di “Far Est” - la serata in cartellone della rassegna estiva (con ingresso libero) Lunatico Festival di musica, teatro, cabaret e, molto altro ancora, promossa da cooperative sociali La Collina, Il Posto delle fragole e Reset in collaborazione con Provincia e Comune di Trieste, Università e Ass 1 Triestina – anticipano “I Papu”, prendono di mira anche il mondo dei centri commerciali, il paese del Bengodi dell’uomo contemporaneo, che vi trascorre il tempo indebitandosi con lo shopping compulsivo.
Scenografie minimal per permettere veloci cambi di contesto scenico, il duo Besa & Appi darà vita a un caleidoscopico turn over di personaggi improbabili, con esilaranti doppi ma anche tripli sensi e gag. Per ridere di questo nostro “Far Est”, specchio riflettente di tutto il Belpaese, dove l’espediente della comicità è il pretesto per mettere a nudo la nostra insoddisfatta società.
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