Quei misteri di Wayward Pines arrivano dritti da Twin Peaks

Aveva 12 anni, allora, e di andare a dormire tardi non se ne parlava proprio. Ma nella primavera del 1990, Blake Crouch, un ragazzino del North Carolina, era riuscito a ottenere un permesso speciale. Poteva fare tardi una volta alla settimana, il giovedì, per seguire in tivù le puntate di un nuovo serial. Si intitolava “I segreti di Twin Peaks”, lo avevano scritto Mark Frost con il regista David Lynch. Prometteva brividi agli spettatori ripetendo ossessivamente una domanda: «Chi ha ucciso Laura Palmer?».
«Io non sarei mai diventato uno scrittore senza quel permesso», confessa oggi il trentaseienne Blake Crouch. E ha ragione, perchè il mito di “Twin Peaks” ha messo radici così profonde dentro di lui da spingerlo a scrivere un romanzo. Si intitola “I misteri di Wayward Pines”, è uscito in America nel 2012. Adesso, lo ha tradotto in italiano Stefano Di Marino per Sperling & Kupfer (pagg. 348, euro 16,90). E tra pochi mesi diventerà un oggetto di culto, quando verrà messa in onda, in contemporanea mondiale, la serie televisiva tratta da questa storia. Firmata da M. Night Shyamalan, l’indiano di Hollywood, il visionario regista de “Il senso senso”, “The village”, “Lady in the water”, “E venne il giorno”.
Crouch, che ha fatto la gavetta pubblicando racconti sulle principali riviste americane dedicate ai thriller, non ne fa mistero. Il suo romanzo «non è “Twin Peaks”, neanche alla lontana, ma senza di esso non sarebbe nato». E a leggerlo, in effetti, sembra di fare ritorno alle tenebrose atmosfere del capolavoro lynchiano. Tutto comincia quando l’agente dei Servizi segreti Ethan Burke si risveglia ammaccato e ferito alla periferia di una cittadina, Wayward Pines appunto, che assomiglia a un piccolo paradiso terrestre. Eppure, tra quelle file di case con il giardino impeccabile, tra quelle strade squadrate e sempre in ordine, intuisce subito che qualcosa non funziona. Gli raccontano, infatti, che si è ridotto in quelle condizione perché un camion ha investito la macchina guidata dal collega Stallings, che è morto sul colpo. Ma perché non saltano fuori i suoi documenti, i soldi, il cellulare con cui potrebbe chiamare la moglie, il capo?
Pagina dopo pagina, la missione di Ethan Burke si trasforma in un incubo. Conosce una ragazza, la barista Beverly, che sembra l’unica disposta ad aiutarlo. Ma quando va a cercarla a casa, seguendo le indicazioni che lei stessa gli ha fornito, scopre che la villetta è abbandonata. E dentro, ormai in stato di decomposizione, c’è il cadavere dell’agente Bill Evans, sparito insieme alla collega Kate Hewson. Proprio le due persone che Ethan doveva provare a rintracciare a Wayward Pines.
Telefonare alla moglie Theresa sembra impossibile: risponde sempre la segreteria telefonica. E poi, lo sceriffo della cittadina lo avverte che il capo degli agenti federali ha detto di non conoscere nessuno che risponda al nome di Ethan. Ma che cosa sta succedendo? E perché Burke non riesce a mettersi in contatto con il mondo che sta al di là dei boschi dfi Wayward Pines?
Adrenalinico, costruito come una trappola narrativa da cui è impossibile liberarsi, fino a quando non si conosce la soluzione del mistero, “Wayward Pines” ha attirato subito l’attenzione dei produttori della Fox. Che credono a tal punto nel serial firmato da Syamalan da decidere di metterlo in onda nella stagione 2015 in contemporanea in tutto il mondo.
Nei panni dell’agente Ethan Burke ci sarà Matt Dillon, cinquantenne interprete di “Rusty il selvaggio”, “Drugstore cowboy”, “Tutti pazzi per Mary”. Accanto a lui ci saranno Maria Gugino nei panni di Kate Hewson, Melissa Leo (Premio Oscar per “The Fighter”) in quelli della terribile infermiera Pam. E poi, Juliette Lewis, Toby Jones, Terence Howard e Shannyn Sossamon.
alemezlo
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