Quando il “Petrarca” legge Dante si tocca il Paradiso

Una trentina di lettori quasi per caso, un sipario a cielo a aperto e un repertorio impegnativo come i cantici danteschi. Appuntamento venerdì 15 alle 16.30 in piazza Cavana

TRIESTE Una trentina di lettori quasi per caso, un sipario a cielo a aperto e un repertorio impegnativo come i cantici danteschi. E' quanto caratterizza l'appuntamento di venerdì 15 settembre in Piazza Cavana, dalle 16.30 teatro de "Il Petrarca legge Dante - Il Paradiso in concerto in Piazza Cavana", evento a cura del Liceo Classico "Petrarca" in collaborazione con il Comune di Trieste, l'Associazione Ex Allievi del Petrarca e la Scuola di Musica 55.

Il cerchio quindi si chiude. Dopo la messa in scena dell'Inferno nel 2013 e del Purgatorio dello scorso anno, i liceali del Petrarca archiviano la saga dantesa affrontando la lettura del Paradiso, la parte forse meno intrigante (o incompresa) del trittico della Divina Commedia. Altri temi narrativi ma nessun cambiamento alla struttura.

Al "reading" in piazza hanno aderito in 29 tra attuali studenti e alcuni ex del liceo classico cittadino, una sorta di maratona a leggìo da respirare senza esegesi o spunti interpretativi, dando solo eco al testo: «In effetti il Paradiso è meno noto dell'Inferno e dello stesso Purgatorio - ha sottolineato Marina Mai, docente del Liceo Classico Petrarca e curatrice anche quest'anno della proposta culturale in piazza - eppure, pur ricco di impegnative diatribe teologiche, riserva la sorpresa di alcune immagini suggestive ed è improntato - ha aggiunto l'insegnante - ad una forte partecipazione intellettuale dell'autore, basti pensare alla presenza di Beatrice e al sublime Canto XXXIII, che conclude l'opera con l'adesione all'intelletto e della volontà di Dante a Dio».

Una sorta di (ri)scoperta dunque, da concepire anche alla luce di temi sempre attuali: «Emerge ad esempio il rapporto tra genitori e figli - ha aggiunto Marina Mai - senza contare la metafora ricorrente del cibo, inteso qui come alimento di conoscenza, sazietà di sapere».

La manifestazione racchiude anche un tema ulteriore, quello dell'adunanza tra ex liceali, più o meno illustri, un tema molto sentito all'interno dei "petrarchini", tanto che all'appello di venerdì in Piazza Cavana ha risposto soprattutto la classe politica, e dei vari versanti, vedi Antonella Grimm (ex assessore) Angela Brandi, attuale assessore comunale e il senatore Francesco Russo. E se causa il clima fosse arduo uscire a veder le stelle? Niente paura, qui entrerebbe in ballo il tetto della Scuola di Musica55 di via dei Capitelli, che forte del retaggio dell'appartenenza ( il direttore Gabriele Centis è un petrarchino) offrirebbe rifugio ai lettori, consentendo, come del resto lo scorso anno, di dare vita alla manifestazione in caso di maltempo.

Archiviata la pratica Divina Commedia, il Liceo "Petrarca" pare sia già alle prese con le prime ipotesi legate alle prossime letture integrali di opere culto. Già, quali?

Il poema l'Orlando Furioso, data la sua prolissità, sembra non si presti al "format", meglio giocare in casa, optando per il "Canzoniere" di Petrarca, oppure, stando alle prime indicazioni fornite dagli organizzatori, puntare sull'epico narrativo dall'impatto agile e sicuro, come l'Odissea e l'Iliade.

 

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