Quando Gorizia era piena di “Soldati”

GORIZIA. È un modo certo particolare per raccontare la storia di Gorizia quello scelto dalla Fondazione Carigo nell'esposizione che sta ospitando e che ha per titolo "Soldati. Quando la Storia si racconta con le caserme". Alla base della mostra c'è un dato di fatto: dai primi del '900, fino al passato recente, la vita del capoluogo isontino è stata connotata da una presenza militare notevole che, pur negli anni andata riducendosi in seguito alla caduta dei confini nazionali e al cambiamento del ruolo dell'esercito, lascia ancora tracce evidenti nelle caserme dismesse.
Da questo punto di vista, l'esposizione focalizza su Gorizia la ricerca compiuta su base regionale dallo studio "Corde architetti" e dal titolo "Un paese di primule e caserme": tale ricerca dimostra che la dismissione militare in Friuli Venezia Giulia è un fenomeno unico in Europa per la sua estensione. Per quanto riguarda Gorizia, sia sufficiente ricordare che a metà degli anni '30 i militari erano circa seimila; oggi, sono circa 450 più i carabinieri, per un totale approssimativo di 550 unità.
Alla Fondazione Carigo sono esposte circa 230 immagini e di esse fanno parte una quarantina di gigantografie. Per il tramite di queste foto, per la gran parte inedite, provenienti da enti pubblici e da prestatori privati, è così possibile ripercorrere il '900 goriziano. Non vuol essere una mostra esaustiva sull'argomento, certo, ma fa conoscere o approfondisce numerosi eventi vissuti dal capoluogo isontino in quello che ormai è il secolo scorso: ad esempio, troviamo immagini delle visite di Francesco Giuseppe, di Vittorio Emanuele III, di Benito Mussolini e del Presidente Einaudi, che, a seguito delle prove date dalla città per il riscatto democratico e per le sofferenze patite nelle due guerre mondiali, assegnò a Gorizia la medaglia d'oro al valor militare.
Ma, naturalmente, in mostra troviamo anche dell'altro: l'inaugurazione del parco della Rimembranza, il cosiddetto Villaggio dell'esule (in Campagnuzza), le vicende del confine "provvisorio" con l'allora Jugoslavia, la demolizione della caserma di Piazza Vittoria fino a una nuova, significativa presenza militare in città: quella della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli.
Promossa e realizzata dalla Fondazione Carigo con l'Associazione Isonzo-Gruppo di ricerca storica e con il Comune di Gorizia, "Soldati", che idealmente prosegue l'itinerario di "Oltre lo sguardo" (mostra sempre ospitata dalla Fondazione), resterà aperta, con ingresso libero, fino al 28 febbraio: il sabato dalle 15.30 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 13 nonché dalle 15.30 alle 19.
Alex Pessotto
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