Pucci a Trieste, un viaggio nell'Homo sapiens

Il cabarettista venerdì in scena alla sala Tripcovich con lo show "C'è sempre e solo da ridere"

TRIESTE È fissato per venerdì, alle 21, alla Sala Tripcovich l'appuntamento con Andrea Pucci e con il suo “C'è sempre e solo da ridere...”. «Per me più che un arrivo a Trieste è uno splendido ritorno in una città bellissima piena di persone meravigliose in cui ho fatto la scuola di polizia», afferma Pucci. «In questa occasione torno per fare qualcosa di molto diverso, presenterò uno show in cui ognuno potrà trovare qualcosa in cui riconoscersi. Parto infatti dalla mia esperienza personale. Dai tempi in cui ero un ragazzo, dai ricordi del primo amore per passare pian piano attraverso le altre fasi come il fidanzamento e l'età adulta. Cerco anche di capire come cambia il modo di divertirsi col passare degli anni. Insomma un viaggio dall'Homo Sapiens ai giorni nostri...».

E lui, al secolo Andrea Baccan, dei rapporti di coppia ne ha fatto il cavallo di battaglia nelle sue innumerevoli performance televisive da "La sai l'ultima" a "Colorado" passando attraverso "Sotto a chi tocca", "le Iene", "Quelli che il calcio..." e "Buona domenica" e ha raccolto le sue migliori gag per questo spettacolo, rivedendole in chiave teatrale.

«Non amo parlare di politica nei miei spettacoli, non fa per me, così come mi discosto dalle tematiche sociali. Parlo di quello che vedo intorno a me quando giro per Milano, e della gente. Mi definiscono un cabarettista nazional-popolare, che riesce ad entrare nelle case delle persone e che racconta direttamente dal loro divano quello che avviene mentre le osserva. Ovviamente questo avviene dopo avere smontato tutto e averlo ricomposto in chiave comica».

Pucci, al secolo Andrea Baccan
Pucci, al secolo Andrea Baccan

Uno dei suoi tormentoni, fin dall'inizio è sempre stato «é cambiato tutto» ma verrebbe da chiedersi, dopo tanti anni, cosa sia cambiato. «Credo che oggi tutto sia troppo e che siamo circondati dalla Troppezza, un termine che anche io propongo come nuovo, in questo periodo in cui i vocaboli nuovi fanno notizia. A parte questo mi rendo conto anche che oggi la gente tende ad avere un rapporto diverso con noi comici. Si fida di più di noi, forse anche per la nostra capacità di sdrammatizzare su tutto. Credo che abbiano bisogno di ridere e che abbiano bisogno di qualcuno che li porti a guardare la realtà che li circonda in modo diverso».

Anche Pucci, come moltissimi suoi colleghi comici, e numerosi artisti, non cela la sua fede neroazzurra. «L'artista è spesso una persona triste, e in qualche modo deve trovare qualcosa che alimenti questo suo stato d'animo e questa squadra è una di quelle che negli anni ci ha dato moltissimo materiale su cui riflettere». Oltre alla tv Pucci colleziona anche una serie di importanti apparizioni cinematografiche, come ad esempio in “L’allenatore nel pallone 2”, ” Ti presento un amico", “Sapore di te”. Biglietti per l’evento, organizzato da Zenit Srl, in collaborazione con il Teatro Verdi, il Comune di Trieste e la Regione, sono in vendita sul circuito Ticketone. Info e punti vendita su www.azalea.it .

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