Prende forma il grande puzzle del triceratopo di casa a Trieste

Ultimi preparativi per la ricostruzione dello scheletro del dinosauro Big John

TRIESTE Ultimi preparativi sui resti di Big John, l’enorme triceratopo di provenienza americana ormai di casa a Trieste nei laboratori della Zoic, prima di iniziare il montaggio dello scheletro. Lo staff di paleontologi guidati da Flavio Bacchia sta verificando le congruità delle ossa già estratte dalla matrice confrontandole con i “sacri testi” sull'anatomia di questo dinosauro. È stato predisposto un ingrandimento eliografico delle fattezze scheletriche dell'animale, che conferma una lunghezza complessiva di 8,2 metri, sancendo che si tratta del più grande esemplare mai ritrovato ad oggi.

Prende forma il grande puzzle del triceratopo di casa a Trieste

Su questo disegno gli esperti stanno posizionano le ossa disponibili. «Questa è la fase preliminare al montaggio definitivo delle ossa di Big John - spiega Flavio Bacchia -. Preliminare perché prima di iniziare con le strutture metalliche che sosterranno lo scheletro, è necessario verificare la congruenza delle ossa che abbiamo finora scavato – e ce ne sono ancora tante da scavare – e confrontarle con quello che è conosciuto in letteratura su questo animale. Si è provveduto quindi a un ingrandimento a grandezza naturale di quello che sarà lo scheletro del triceratopo per avere l’esatta fattezza dell’animale».

«Le varie ossa che sono state rinvenute - continua Bacchia - vengono posizionate e finora confermano quello di cui eravamo quasi certi: ovvero che tutte le ossa appartengono a un unico animale, sono congruenti come misura nelle varie posizioni che assumeranno all'interno dello scheletro: c'è ancora moltissimo lavoro da fare, però siamo sulla buona strada. Il confronto dimensionale ed anatomico ci consente anche di chiarire alcuni dubbi sulle ossa frammentarie. Sono tanti infatti i frammenti anche significativi emersi dalle camicie di gesso. Molti non erano stati segnalati durante il ritrovamento e rappresentano quindi un’importante aggiunta in fase di valutazione del grado di completezza del dinosauro».



La fase successiva, una volta che si saranno verificate tutte le ossa disponibili e controllate le misure delle stesse, sarà concentrarsi sulla zona del bacino e sulle vertebre in modo da poter iniziare la piegatura dei supporti metallici che reggeranno in primis la colonna vertebrale quindi la piegatura che andrà a rispecchiare quella che è la postura che si è deciso di seguire.

Big John fu ferito in battaglia. La prova in uno squarcio sul collare
Al lavoro su Big John

«Abbiamo individuato la postura - prosegue Bacchia - e produrremo le repliche delle ossa mancanti».Il lavoro del team triestino continua ad essere raccontato attraverso una serie di video proposti a cadenza regolare sui social dedicati a Big John e sui canali web de “Il Piccolo”, sempre in attesa di poter essere mostrato completo all’interno del nuovo show room allestito appositamente a Trieste. La ricostruzione dovrebbe essere completata alla fine dell’estate. —
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo