Premio Strega, nella cinquina non è entrato Pressburger

Cilento, Catozzella, Piccolo, Scurati e Pecoraro sono gli scrittori finalisti Escluso l’autore triestino d’adozione che era arrivato fino al penultimo gradino
Di Paola Targa
Lo scrittore Francesco Piccolo ANSA / UFFICIO STAMPA PREMIO STREGA ++ EDITORIAL USE ONLY ++ NO SALES ++
Lo scrittore Francesco Piccolo ANSA / UFFICIO STAMPA PREMIO STREGA ++ EDITORIAL USE ONLY ++ NO SALES ++

ROMA. I finalisti del Premio Strega 2014 sono Giuseppe Catozzella con “Non dirmi che hai paura” (Feltrinelli), Antonella Cilento con “Lisario o il piacere infinito delle donne” (Mondadori), Francesco Pecoraro con “La vita in tempo di pace” (Ponte alle Grazie), Francesco Piccolo con “Il desiderio di essere come tutti” (Einaudi) e Antonio Scurati con “Il padre infedele (Bompiani). Lo ha deciso la giuria degli Amici della Domenica, ieri sera a casa Bellonci.

Non ce l’hanno fatta “Bella mia” (Elliot) di Donatella Di Pietrantonio, “unastoria” (Coconino Press - Fandango) di Gipi, “Come fossi solo” (Giunti) di Marco Magini, “Nella casa di vetro” (Gaffi) di Giuseppe Munforte, “La terra del sacerdote” (Neri Pozza) di Paolo Piccirillo, er, “Ovunque, proteggici” (nottetempo) di Elisa Ruotolo. Non ce l’ha fatta in particolare il triestino d’adozione Giorgio Pressburger, con “Storia umana e inumana” (Bompiani), che era arrivato fra i semifinalisti.

La proclamazione del vincitore del Premio Strega 2014 si terrà il 3 luglio al Ninfeo di Villa Giulia, a Roma, dove saranno consegnati anche il Premio Strega Giovani e il Premio Strega Europeo (3 mila euro), al quale concorrono i cinque scrittori europei pubblicati in Italia che hanno vinto nei loro paesi un importante riconoscimento.

Ma vediamo il dettaglio dei voti. Con 57 voti Giuseppe Catozzella (che nei giorni scorsi aveva già vinto il Premio Strega Giovani) guida la cinquina. Al secondo posto Antonio Scurati con 55 voti, al terzo Francesco Piccolo con 53 voti. Seguono Francesco Pecoraro con 49 voti e Antonella Cilento con 46 voti.

«Il Premio Strega è un'eccellenza italiana, è un riconoscimento con il quale essere in cinquina o vincerlo porta a un successo editoriale nelle vendite. È una carta di credito, dà credibilità». Lo ha detto il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che da quest'anno fa parte della giuria degli Amici della Domenica.

«Frequentavo lo Strega anche quando non ero ministro. Ho scritto quattro romanzi. Lo Strega è un sogno», ha spiegato Franceschini. Ora, da ministro, «essendo particolarmente impegnato sul tema della lettura e del libro, ho nominato il nuovo presidente del Centro per il Libero Romano Montroni che sta facendo molte cose, ho fatto una convenzione con il Mibac per incentivare la lettura nelle scuole. Tutto ciò che aiuta il libero va sostenuto», ha concluso il ministro che conta di esserci anche alla serata finale del 3 luglio a Villa Giulia, «salvo impegni internazionali».

Il Premio Strega, come si sa, viene assegnato annualmente a un libro pubblicato in Italia tra il 1º aprile dell’anno precedente e il 31 marzo dell’anno in corso. Dal 1986 è organizzato e gestito dalla Fondazione Bellonci. È universalmente riconosciuto come il premio letterario più prestigioso d'Italia, oltre a godere di una consolidata fama in Europa e nel resto del mondo.

Il Premio è stato istituito nel 1947, all'interno del salotto letterario di Maria e Goffredo Bellonci, con il contributo di Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del Liquore Strega.

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