Potature in tree climbing e gli alberi tornano protagonisti

L’alleggerimento delle chiome restituisce la bellezza del viale dei lecci e permette di leggere in profondità lo spazio

Il Parco di Miramare è un complesso paesistico costituito da molteplici ambiti che vogliono essere scoperti, guardati e visti da plurimi punti di osservazione collocati lungo i suoi percorsi. Essi permettono una visita articolata e trasportano, chi li percorre, a trovarsi “casualmente” a godere di coni ottici sul mare ritagliati nei belvedere dei suoi percorsi in quota, camminare nelle fresche ombre degli alberi per poi allargare lo sguardo nella luce dei parterre che consentono, nuovamente, di traguardare il mare, il golfo di Trieste e il vicino castello, consentendo così di orientarsi in un microcosmo di bellezza e natura in cui l'artificio è sempre celato.

Come è noto il progetto formale del Parco si articola a partire da alcuni punti salienti oltre i quali si snoda in una serie di episodi che, anche a seguito delle operazioni di svelamento e manutenzione che sono in corso in questo periodo propizio ai lavori boschivi, i nostri ospiti sono invitati a scoprire.

Nell’ambito del vasto programma di manutenzione del parco storico, il piano delle potature è volto a perseguire una triplice finalità: garantire la sicurezza degli utenti, valorizzare il nostro giardino ed assicurare ogni cura al patrimonio vegetale. Si tratta di potature di selezione e di trasparenza realizzate in tree climbing. Tale scelta è stata dettata dalla conformazione del sito che, per le sue caratteristiche intrinseche (posizione, accessibilità, pendenza dei versanti) consente un esiguo uso di piattaforme aeree.

A metà gennaio molti dei nostri visitatori hanno visto procedere giorno per giorno l'avanzamento delle potature sul viale dei Lecci: dapprima con curiosità, poi fermandosi ad osservare le lavorazioni eseguite da questi operatori che, arrampicandosi apparentemente senza fatica, curavano e alleggerivano le chiome dei lecci seguendo le nostre indicazioni.

Lo scopo è stato quello di ritagliare e focalizzare in modo preciso lo sguardo, favorendo così una lettura di profondità dello spazio attraverso operazioni di selezione e contenimento. Il risultato che volevamo ottenere era quello di avanzare di un passo nel processo intrapreso, ossia il passaggio da bosco a giardino: ora infatti possiamo leggere ogni elemento che forma la volta ombrosa del viale dei lecci, gli alberi si definiscono uno ad uno come attori su un palcoscenico accompagnati dai coprotagonisti: i percorsi superiori in quota, l'articolazione delle rocailles, i belvedere, i gazebo.I prossimi lavori coinvolgeranno l'area del Lago dei loti e il versante a monte del Bagno Ducale, anche qui la potatura di trasparenza sarà occasione per poter tornare a traguardare il mare e il castello. Il tutto volto a confermare che ciascun ambito del Parco si presenta con la sua personalità, e nell’insieme esso racconta un grande amore per la natura. —

(12-Continua)

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