“Podrecca on the Road”, le marionette a Madrid in mostra al Museo Reina Sofía

Va sempre più lontano lo spettacolo che ha entusiasmato il pubblico la scorsa estate, con l’idea del camioncino che raggiunge sempre nuove destinazioni per far conoscere i Piccoli 

Sara del Sal
“Podrecca on the Road” in scena oggi a Madrid
“Podrecca on the Road” in scena oggi a Madrid

I “Piccoli” di Podrecca alla conquista della Spagna. Sabato 8 febbraio alle 12.30 e alle 17.30 “Podrecca on the Road” andrà in scena in uno spazio esterno del Museo Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, dopo un viaggio da Trieste alla capitale spagnola iniziato lo scorso lunedì e conclusosi giovedì. Lo spettacolo che ha entusiasmato il pubblico la scorsa estate, con l’idea del camioncino che raggiunge sempre nuove destinazioni per far conoscere i Piccoli di Podrecca, sostenuto dalla Regione, ha iniziato ad andare sempre più lontano. Ad accompagnarle ci sarà Paolo Valerio, direttore del Rossetti, che dal suo insediamento ha iniziato a trovare diversi modi per fare uscire dalle casse le oltre 400 marionette, patrimonio dal valore inestimabile affidate allo Stabile Regionale. Prima un corso, sempre finanziato dalla Regione, per creare dei nuovi marionettisti, capaci di offrire loro tutti i movimenti per esprimersi e poi trovando loro dei nuovi palcoscenici su cui esibirsi. Un ingaggio è arrivato con “Sior Todaro brontolon”, in cui Valerio ha dato vita a una regia in cui le marionette danno vita ai personaggi condividendoli con gli attori, l’altro è quello a Madrid, con quattro abili marionettisti, Roberta Colacino, Federica di Cesare, Gaia Mencagli e Guido Sciarroni, che sotto la direzione del maestro Massimo Gambarutti, stanno riportando in scena alcuni numeri irresistibili dei “Piccoli”. Basti pensare alle grandi risate che a ogni replica scatenano il pianista e la cantante, oppure il violinista, con il petto che si gonfia o la elegante Serafina, che cammina in equilibrio su trave e palla. I bambini di oggi, come quelli di un secolo fa non resistono di fronte a queste opere d’arte con un’anima gentile, capaci di generare magia. “Finalmente le marionette possono tornare a girare il mondo come accadeva negli anni ‘40 - spiega Paolo Valerio - sono dei fanciulli che hanno dormito a lungo nelle loro casse in attesa di un loro palcoscenico. Non c’è cosa più emozionante che vederle muovere dai nostri artisti affinché possano raccontarsi, danzare e giocare. Riprendono vita in un modo quasi inaspettato che un po’ impressiona, perché sono degli oggetti con un’anima che vanno protetti e sostenuti. Meriterebbero - conclude Valerio - di venire dichiarati patrimonio dell’umanità perché sono capaci di raccontare l’arte e la storia di un territorio”. E lo stanno facendo proprio a Madrid. Sedici marionette sono arrivate in Spagna prima dell’autunno, per essere esposte al Museo Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, per la mostra “Esperpento - arte popular y revolución estética”, che ha dato origine alla preziosa collaborazione tra Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e il Museo. La mostra, inaugurata l’8 ottobre dello scorso anno e visitabile fino al 10 marzo, affronta il concetto di “Esperpento”, stile letterario creato negli anni Venti del Novecento da Ramón María del Valle-Inclán e inteso come una deformazione grottesca della realtà al servizio di una nuova prospettiva di comprensione e una profonda critica della società.

Attraverso un’ampia selezione di documenti e opere artistiche di vario genere, la mostra esamina i temi e le strategie principali che caratterizzano questo pensiero estetico, evidenziando che si tratta di una proposta estetica sopravvissuta al tempo e al pensiero di Valle-Inclán.Il Teatro dei Piccoli ebbe un’influenza decisiva sul pensiero e il lavoro del drammaturgo e poeta spagnolo, così come per lo sviluppo della sua teoria dell’Esperpento. Valle venne infatti a conoscenza del Teatro dei Piccoli grazie all’amico e direttore teatrale Cipriano de Rivas Cherif, il quale collaborò alla tournée della compagnia in Spagna nel lontano 1926. Con la celebre frase «Ora scrivo teatro per marionette. È una cosa che ho creato e che chiamo “Esperpentos”. Questo teatro non è per attori, bensì per marionette, come il teatro dei “Piccoli” in Italia», Valle-Inclán attribuiva alla compagnia di Podrecca un ruolo chiave nella formulazione dell’Esperpento e ne attestava l’influenza che questa ebbe nell’ispirare - da un punto di vista più estetico che artistico - la sua nuova drammaturgia. Ora sono arrivate le altre, letteralmente “on the road”. —

 

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