Piazza Unità nel silenzio per ricordare la Shoah

Mercoledì 27 gennaio, nel pomeriggio, il Comitato Dolci organizza un momento di riflessione. In mattinata le celebrazioni ufficiali con la commemorazione alla Risiera
Uno scorcio di piazza Unità
Uno scorcio di piazza Unità

TRIESTE Una manifestazione nel cuore di piazza Unità, l’apertura della nuova sala della Risiera e un ventaglio di proposte a favore delle scuole. È vasto il cartellone di appuntamenti previsti in città in occasione della Giornata della memoria, un calendario curato dal Comune di Trieste e da altre realtà associazionistiche presenti sul territorio.

Trieste, Giorno della memoria sempre più per le scuole
Le celle degli internati in Risiera

Mercoledì 27 gennaio (alle 17.30), data ufficiale della ricorrenza nazionale, il Comitato pace, convivenza e solidarietà Danilo Dolci organizza in piazza Unità un momento definito di «riflessione e raccoglimento» accompagnato da un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’odio anti-ebraico e nel contempo di tutte le persecuzioni, di varie epoche e nazionalità, tradotte in nome di moventi religiosi, etnici, politici o di diversità sessuale o psicofisica. Il raduno - a cui seguirà la performance dell’associazione Oltre quella sedia - è programmato nei pressi della targa che rievoca la proclamazione delle leggi razziali da parte di Mussolini, scelta logistica che richiama una delle prossime iniziative a cura del Comitato, quella di una petizione legata a nuove proposte tra cui l’installazione di una nuova targa commemorativa (ma in forma plurilingue) a partire dal selciato di piazza Unità e da sviluppare poi in altre zone cittadine. Le firme si raccolgono nelle giornate del martedì e mercoledì, dalle 17 alle 19, negli uffici via Valdirivo 30.

A proposito. La storica sede del Comitato appare attualmente a rischio, raggiunta da un’intimidazione di sfratto da parte della proprietà immobiliare, decisione pare legata a forme di insolvenza o ritardi sotto la voce “canone di affitto”: «Ci sembra piuttosto un pretesto - ha sostenuto il rappresentante del Comitato, Luciano Ferluga - stiamo rischiando di perdere una storica base di lavoro e di aggregazione ma le iniziative continueranno, sia con la petizione che con altri progetti nel nome della convivenza e del rifiuto dell’odio razziale».

Nell’arco del 27 gennaio, la ricorrenza della Giornata della memoria prevede a Trieste altri appuntamenti sparsi nell’arco della mattinata. Si parte attorno alle 9, con l’iniziativa curata dalla questura di Trieste e dalla Onlus “Giovanni Palatucci”, allestita nella zona del carcere del Coroneo, con la deposizione di una corona d’alloro sulla lapide che ricorda Giovanni Palatucci, il vicecommissario di polizia deportato e morto nel campo di Dachau nel 1945. Alle 9.30, sempre dalle carceri del Coroneo, partirà la marcia silenziosa promossa dall’Associazione nazionale ex deportati di Trieste, in direzione della stazione centrale. Alle 10, in via Flavio Gioia, altra deposizione di una corona commemorativa, questa volta sulla lapide che evoca la partenza dei convogli alla volta dei campi di concentramento. Attorno alle 11 l’appuntamento cardine è alla Risiera di San Sabba, con la celebrazione solenne della Giornata della memoria.

L’altra tappa fondamentale è in programma nella mattinata di domenica 31 gennaio, dalle 11, data della vernice della nuova sala del Museo della Risiera: nuove documentazioni, fonti rinnovate di tecnologia e di impianti di comunicazione, e una logistica riqualificata sotto vari aspetti. Si preannuncia così la nuova impronta museale curata da Francesco Fait e da una squadra di tecnici e studiosi, percorso che avuto il sostegno da parte della presidenza del Consiglio dei ministri del Governo e della Fondazione benefica “Kathleen Foreman Casali” Trieste.

Il progetto appare ora strutturato secondo varie voci tematiche: il processo, il contesto e gli antefatti storici, gli spazi del lager, la Risiera di San Sabba, il monumento nazionale e il museo, appunto. All’interno della nuova sala, è prevista anche la presenza di una produzione a cura dell’Istituto tecnico per geometri Max Fabiani: si tratta di un plastico in scala raffigurante lo stesso comprensorio della Risiera di San Sabba. Numeri alla mano, nell’arco del 2015 sono stati circa 112.000 i visitatori della Risiera. «Sono passati quarant’anni dall’ultimo allestimento - ha sottolineato il curatore Francesco Fait - e ora il nuovo strumento migliorerà la comprensione del luogo, costituendo un’offerta culturale di buon livello».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo