Petipa, il ballerino alla corte dello zar protagonista dei “Lunedì”

I primi passi, le opere, i successi e i conflitti del coreografo in auge nel primo Ottocento

TRIESTE I primi passi, le opere, i successi e gli inevitabili conflitti, interiori e con la società del tempo. La vita di Marius Petipa, ballerino e coreografo in auge nel primo scorcio dell’Ottocento, caratterizza il ciclo di incontri a cura dell’associazione Coreofficina organizzato in collaborazione con il Museo, percorso legato al cartellone targato “Lunedì dello Schmidl” e che prende il via quest’oggi, alle 17.30, con la conferenza dal titolo “Marius Petipa, dalla formazione ai primi ingaggi”, ospitata nella sala Bazlen di palazzo Gopcevich, in via Rossini 4, con ingresso libero.

Vita, creazioni coreografiche, estetica, musicisti, collaboratori e ballerine di Petipa, ma anche scontri e alleanze con i direttori dei teatri imperiali russi saranno così ripercorsi in un itinerario a più tappe. Sono tre infatti gli incontri in programma, tappe indirizzate alla scoperta delle varie fasi del vissuto di Marius Petipa, artista nato a Marsiglia nel 1818 e scomparso nel 1910 a Gurzuf, in Crimea, ritenuto uno dei protagonisti della scena tardoromantica allestita a San Pietroburgo alla corte dello zar, un quadro che parla quindi di arte, creatività, scontri e incontri con gli altri ballerini dell’epoca ma anche di forme di “alleanze” con i direttori dei teatri imperiali russi.

A rievocarne i tratti storici e umani ci penserà Piero Debelli, coadiuvato nelle relazioni da Bruno De Caro. Il focus dedicato a Petipa proseguirà nella giornata del lunedì 3 dicembre, sotto la voce “Petipa in Russia”, per concludersi sul tema “Petipa: l’apoteosi e il triste ritiro”, incontro di lunedì 10 dicembre, sempre dalle 17.30. 2. Ma sono tanti i “Lunedì”, che termineranno a giugno. Ecco il programma fino a dicembre: il 12 novembre, alle 17.30, per “Racconta l’opera” ecco “I Puritani” di Vincenzo Bellini; il 19 novembre alle 17.30, per “Opera caffè”, incontro ancora su “I Puritani”. Il 26 novembre, alle 17.30, ecco “A. R. Kugy, memorie di guerra ed echi di pace” con Massimo Somaglino, Ilaria Zanetti e Cristina Santin. E il 17 dicembre, alle 17.30, “Ricordo di Ugo Amodeo a dieci anni dalla scomparsa” a cura di Michela Vitali e Mario Mirasola. Si ripartirà poi il 14 gennaio con “Racconta l’opera” e il “Nabucco” di Giuseppe Verdi. Ulteriori informazioni al numero 040-6754039 oppure visitando il sito www.triestecultura.it. —

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