Per la tagliata di canguro si affronta viale Miramare

Cosa fa di un posto una leggenda? Ad esempio il fatto di essere aperto esattamente da 30 anni, cosa non proprio tipicissima a queste latitudini. E di essere sempre stato, con una pausa decennale,...
Di Furio Baldassi

Cosa fa di un posto una leggenda? Ad esempio il fatto di essere aperto esattamente da 30 anni, cosa non proprio tipicissima a queste latitudini. E di essere sempre stato, con una pausa decennale, gestito dalla stessa persona: Fulvio Lizzul, che assieme alla moglie e socia nel suo “Legend Pub”, Lucia, ha avuto l’idea di questo posto nel lontano 1986. Volando subito alto, visto che il nome esiste da allora.

E a ragione, va detto. Perchè quello che distingue un posto serio da uno effimero, uno ben radicato sul territorio da uno solamente trendy, è la capacità di saper rinnovarsi mantenendo ben solide le proprie radici e non lesinando sulla qualità dell’offerta. E qui ci siamo, a tutti i livelli.

Certo, c’è voluto del coraggio e un bel rischio imprenditoriale. La location, infatti, è in un posto di grande passaggio, ma non nel senso migliore del termine. Viale Miramare, a seconda delle ore, può essere un ramo di strada dove scaldare le ruote prima della gran corsa in Costiera o, soprattutto in estate, budello da auto a passo d’uomo, in attesa dello scatto frenetico per trovare un parcheggio a Barcola. Non è indirizzo da cui si passa, a meno che non si sia residenti, devi proprio andarci. La vicinanza con la stazione dei treni c’entra poco. Pochi i passanti o i “foresti”. La gran parte della clientela è fatta di triestini, tanti gli amici dei titolari, che contribuiscono a creare un bel clima familiare, da club.

Al resto contribuisce il menù. Che è totalmente, tipicamente da pub, okay, ma con delle impennate di gusto realmente da applauso. Prendete l’Angus, ad esempio. Carne modaiola, prima ancora che squisita. Ma il suo filetto in crosta di bacon ha realmente una marcia in più, oltre che una cottura e una frollatura perfetta che ti consentono quasi di manguarlo con la sola forchetta. Burro. Della carne, del resto, Lizzul si fa un punto d’onore. Provate la scottona con l’olio di tartufo, ad esempio (a proposito, Deo Gratias: è uno dei pochi posti visti recentemente che non spaccia l’estratto per tartufo vero e proprio, magari buttando qualche “scorza” qua e là...)

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