Pasolini precursore suo malgrado con i nudi integrali della Trilogia
Secondo diversi studiosi è stato, seppure inconsapevolmente, Pier Paolo Pasolini a preparare il terreno all'uscita nelle sale dei film hard, poiché l'autore friulano con i lungometraggi della Trilogia della vita (Decameron, I racconti di Canterbury e Il fiore delle Mille e una notte) fu il primo a presentare scene di nudo integrale (maschile e femminile) sul grande schermo. Certamente Pasolini (assassinato nel 1975, quattro anni prima dell'avvento in Italia del cinema a luci rosse) avrebbe aborrito l'industria dell'hard, in quanto espressione di una mercificazione del corpo e della sessualità, che lui vedeva come l'unico spazio di libertà rimasto e come l'ultimo baluardo contro il potere onnipervasivo della società dei consumi. «Del resto - aggiunge Grattarola (che è anche autore di un libro dal titolo Pasolini una vita violenta, Coniglio Editore 2005) - il cinema hard in Italia non ha mai avuto quella componente politica e libertaria, figlia del Sessantotto e della rivoluzione sessuale, che ha avuto invece in altri Paesi, come gli Stati Uniti e la Francia. Da noi è subito stato qualcosa di industriale e a tratti anche piuttosto triste». (r.carn.)
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