Parte la maratona Campiello, Bertolino e Mia Ceran cerimonieri della premiazione
Come già annunciato nei giorni scorsi, sarà l’attrice Ottavia Piccolo a presiedere la giuria del Premio Campiello, la cui cinquina finalista, selezionata dalla giuria dei letterati e poi valutata da 300 lettori, sarà ufficializzata il 26 maggio: tra giugno e luglio gli autori finalisti faranno tappa in diverse città d'Italia (tra quelle già confermate ci sono Venezia, Genova, Catania, Sanremo, Modena e Jesolo).
Novità di ieri è invece l’annuncio dei presentatori della cerimonia di premiazione, il 9 settembre alla Fenice di Venezia, che saranno il comico e conduttore Enrico Bertolino e la giornalista e conduttrice Mia Ceran. Ieri, a Villa Necchi Campiglio di Milano, nel corso della presentazione della 55° edizione del concorso di narrativa promosso dalla Fondazione Il Campiello-Confindustria Veneto, è stata resa nota la cinquina finalista per il Campiello Giovani, riservato agli scrittori tra i 15 e i 22 anni: i finalisti 2017 sono Arianna Babbi da Classe (Ravenna), Martina Pastori da Rho (Milano), Sahara Rossi da Roma, Teresa Tonini da Ponzano Veneto (Treviso) e Andrea Zancanaro da Feltre (Belluno). Quest'anno il vincitore tra i giovani autori, scelto dalla Giuria dei Letterati, sarà annunciato a Cà Rezzonico a Venezia nell'evento Campiello Ducale dell'8 settembre.
Novità dell'edizione 2017 è il ritorno del Campiello oltre confine: dopo aver proposto gli scrittori italiani in città come Parigi, il premio porterà ora il vincitore al Fairmont Monte-Carlo nel Principato di Monaco per una tappa unica all'estero. Un’altra novità è la collaborazione tra Fondazione Il Campiello e Rai5 per la realizzazione di un docufilm sul Premio, che verrà trasmesso sul canale culturale della televisione pubblica nei giorni successivi alla cerimonia veneziana.
Per Matteo Zoppas, Presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto «il Campiello è una delle manifestazioni culturali tra le più importanti e seguite in Italia. Penso - ha detto - alla grande sfida dell’Industria 4.0, che sta proponendo un’originale saldatura fra traduzione manifatturiera, nuove tecnologie digitali e cultura umanista per raccontare il nuovo Made in Italy».
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