Parenzo, una meta per il turismo global che ama la cultura
Nel centro storico la “perla” della basilica di san Eufrasio con uno dei pavimenti musivi più belli del Mediterraneo

Prepararsi a una vacanza in Croazia, a Parenzo o nei dintorni, soprattutto per chi abita da queste parti a nord est dell’Italia, significa pensare a non lasciare davvero casa. C’è il Mediterraneo più blu, c’è un retaggio storico che crea un ponte più che immaginario con tutta la penisola e c’è infine un riscontro culturale, nella lingua e nella tradizione enogastronomica.
Parenzo (Porec), a 65 km da Trieste, è forse la più nota località turistica in Croazia. L'impronta della città, infatti, è romana e incentrata su due assi perpendicolari - il decumano e il cardo massimo - attorno ai quali si raccolgono le abitazioni e i negozi. Castrum romano costruito nel II secolo a.C., Parenzo venne trasformata in una città durante il regno di Ottaviano e nel I secolo proclamata Colonia Iulia Patentium. Dopo la caduta dell'Impero Romano si susseguirono diversi dominatori (dai bizantini ai franchi, dai veneziani ai francesi agli austriaci) e ogni popolazione ha lasciato tracce che si possono riconoscere passeggiando per le vie del centro storico. È una sorpresa, ad esempio il palazzo in stile gotico del XV secolo in via San Mauro o la cosiddetta "Casa dei due Santi", sulla quale si possono ammirare rilievi in stile romanico. Bifore gotiche, contrafforti a forma di testa di leone e romanici balconi in legno, accompagnano lo sguardo e appagano i sensi, che si sia diretti verso il foro antico, dove si trovano i resti del Tempio di Nettuno del II secolo, o che ci si voglia immergere nelle atmosfere bizantine della celebre basilica di san Eufrasio, tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Il suo pavimento musivo di epoca bizantina è fra i meglio conservati nel Mediterraneo.
Nei dintorni di Parenzo c’è davvero l’imbarazzo della scelta tra silenziose baie, la lunga costa e l’entroterra verde. Ci si può ad esempio dedicare allo sport, con passeggiate a cavallo o con biciclette che si possono noleggiare ovunque per fruire di piste ciclabili tra tempi antichi, mare blu, uliveti e resti di antiche ville. O sentirsi esploratori degli abissi al poligono per le arrampicate speleologiche nei pressi della grotta Baredine. Il bello è, che non è richiesta esperienza o atletiche abilità: appena a cinque chilometri di Parenzo si imparano le tecniche di arrampicata e discesa servendosi di una corda e poi si accede al mondo sotterraneo della grotta, profonda 132 metri, dove abita anche una specie animale endemica, il proteo.
Una puntata a parte meritano, com’è ovvio, le coste istriane, talmente rinomate che, ormai, la Croazia è a buon diritto annoverata fra le mete più gettonate del turismo internazionale. Ingredienti principali, solo per Parenzo, 37 chilometri di costa bagnata dal mare, 21 spiagge contrassegnate dalla Bandiera blu e un romantico lungomare.
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