“Ossi di seppia” di Montale, la passione di un dodicenne

Alberto Bertoni, classe 1955, modenese, è saggista, critico e poeta. Docente di Letteratura italiana all’Università di Bologna, ha alle spalle diverse pubblicazioni, saggi e volumi di argomento...

Alberto Bertoni, classe 1955, modenese, è saggista, critico e poeta. Docente di Letteratura italiana all’Università di Bologna, ha alle spalle diverse pubblicazioni, saggi e volumi di argomento novecentesco tra cui “La poesia contemporanea” (Il Mulino).

Tra i suoi testi in versi “Ricordi di Alzheimer” (Book editore 2008, 2012, 2016, con una lettera in versi pavanesi di Francesco Guccini e una nota critica di Milo de Angelis, 2012),“Il letto vuoto” (Aragno) e l’ultima silloge “Ricordi e cromosomi” (Stampa 2009), plaquette in cui ritorna la memoria, elemento fondamentale della poetica dell’autore, così come lo è il ritorno.

Tra versi e titoli s’insinuano echi di sereniana memoria. Ma anche Proust (i nomi…) e Montale che Bertoni omaggia con la poesia “Due nel crepuscolo”, testo memorabile del grande poeta genovese.

Un ’67 problematico

Ed è a lui che è indirizzato il suo consiglio: «Siccome adesso è di moda prenderne le distanze, confesso che il mio libro del cuore è “Ossi di seppia” di Eugenio Montale. Dodicenne ancora imberbe - racconta l’autore - in un ’67 problematico per colpa non della politica ma della mia Inter, sbirciai l’antologia e scoprii che alcuni poeti lì raccolti erano ancora vivi: Ungaretti, Quasimodo e appunto Montale. Si cominciava allora a godere del piccolo miracolo della teleselezione: e, se mai ne avessi avuto il coraggio, avrei potuto chiamare dal telefono in bachelite nera collocato in corridoio, un poeta che di lì a poco avrei dovuto studiare! Naturalmente vinse la timidezza, ma era nata una passione, che elesse a preferito Montale, per due poesie: “Meriggiare pallido e assorto” e “I limoni”. E la passione si radicò talmente a fondo che l’anno dopo – come premio per aver conseguito Ottimo all’esame di III media – chiesi ai miei genitori l’edizione integrale degli “Ossi…”.



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