Oro, incenso e tecnologia. L’eterna magia dei presepi

Statuine da ammirare ovunque, dal consiglio comunale al Museo Ferroviario
Uno dei tanti presepi custoditi al museo di Servola
Uno dei tanti presepi custoditi al museo di Servola

TRIESTE La prima descrizione dello “Specum Salvatoris”, cioè la grotta del Salvatore con la mangiatoia, risale al 404 per opera di San Girolamo, ma trascorsero ben otto secoli prima che l’umanità potesse ammirare il primo presepio vivente, quello che San Francesco allestì nel Natale del 1223, a Greccio.

Successivamente, un grande impulso alla costruzione di presepi, divenuti talora permanenti, lo diedero i francescani e i gesuiti. L’interesse per la rappresentazione della Natività non venne mai meno nel corso dei secoli, anzi: crebbe talmente che nel secolo scorso si formarono in tutto il mondo varie associazioni di Amici del presepio. A Trieste l’attenzione per il presepio è tenuta viva grazie all’associazione triestina Amici del presepio, con iniziative e rassegne dedicate alla Natività dislocate in vari punti della città.

«Per questo Natale le esposizioni della Natività - spiega Giuseppe Castagnaro, presidente degli Amici del presepio - sono collocate in diversi luoghi: alle Torri, al Museo Ferroviario e nella saletta ex Aiat di piazza Unità, senza dimenticare poi quelle della nostra sede in via dei Giardini, a Servola».

Quest’anno, però, sembra che ci sia un maggior interesse per il presepio. «Anche se abbiamo inaugurato da pochi giorni la mostra allestita al Museo di Servola - continua Castagnaro - numerose sono già le richieste di prenotazioni di visite pervenute da gruppi di turisti. Disponiamo di una raccolta di opere presepistiche che forse noi sottovalutiamo, ma che sono invece molto apprezzate nel giro del “turismo presepiale” che ogni anno muove migliaia di persone».

Il Museo del presepio di Servola espone circa 900 opere presepistiche spaziando da quelle di grande ingegno meccanico come l’opera realizzata da Ernesto Tonini negli anni ’30, per proseguire con singolari miniature e collezioni private acquisite nel corso del tempo. Ma la novità del Natale 2016 è quella dei presepi dei bambini: alcune rappresentazioni della Natività avranno come protagonisti alcuni personaggi dei cartoni animati, come i Puffi. Inoltre i piccoli visitatori potranno lasciare commenti e impressioni in una cassetta.

Il Museo di Servola sarà aperto fino al 5 gennaio con orario feriale 15-18 e festivo 10-12 e 15-18 (chiuso il 24 e 31 dicembre) mentre la rassegna di presepi realizzati nell’ex saletta Aiat sarà aperta con orario feriale e festivo 10.30-12.30 e 15.30-18.30 (fino al 6 gennaio). Oggi, poi, è in programma l’inaugurazione di un’esposizione di presepi a tematica ferroviaria proprio al Museo Ferroviario (orario: sabato, domenica e mercoledì 9-13). Ma gli Amici del presepio espongono le rappresentazioni sacre della Natività anche in prefettura, nella sala del consiglio comunale e nell’atrio della curia.

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