Omaggio di Trieste alla radio tra “chicche” vintage e show

Dal 18 al 27 settembre a Villa Prinz una kermesse per celebrare oltre 80 anni di storia “on-air”. In mostra manifesti e una ventina di cimeli. Il ricordo di Hack e Luttazzi
Un microfono radiofonico in una foto tratta da Internet
Un microfono radiofonico in una foto tratta da Internet

TRIESTE La storia, i pionieri, i reperti e le prospettive. La radio vissuta a Trieste nell’ultimo secolo si racconta attraverso una serie di iniziative a cura della Terza Circoscrizione Comunale ospitate all’interno del centro sociale culturale di Villa Prinz, in salita di Gretta, 38, teatro di “80 anni di radio a Trieste”. La rassegna sarà scandita da esposizioni, conferenze e rievocazioni portate in scena dalla collaborazione con la sede Rai Fvg, dai contributi estrapolati dalle collezione private di Gianni Maugeri e Lucio Riccobon e dalle documentazioni fornite dall’Irsml del Friuli Venezia Giulia.

Il progetto ideato da Piero Ambroset, presidente della III Circoscrizione, viaggia su varie tracce e racchiude diversi colori legati alla radio, dalla sua tecnologia al design, sino alla diffusione maturata su scala popolare. In primo piano la mostra di manifesti, documenti e di un ventina di cimeli, questi ultimi restaurati e del tutto ancora funzionanti, esposti a Villa Prinz da venerdì 18 a domenica 27 settembre, da lunedì a venerdì dalle 18 alle 20, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20.

sterle trieste 27 04 09 civica benemerenza al maestro lelio luttazzi
sterle trieste 27 04 09 civica benemerenza al maestro lelio luttazzi

Il cartellone di “80 anni di radio a Trieste” è inoltre puntellato da quattro appuntamenti cardine, ognuno orientato da una diversa tipologia di racconto. Si parte con la vernice del 18 settembre (18-22), un battesimo dalle tinte anche vintage, accompagnato da una colonna sonora offerta dai vinili 78 giri (riproposti da Dj Yeronimus Kaplan) in auge nel periodo pionieristico e dalle esibizioni in chiave swing di alcune coppie di ballerini della Scuola di danza Arianna. La giornata inaugurale si avvale inoltre degli interventi delle autorità e soprattutto degli esperti del settore, storico e collezionistico, da Cristiano Degano a Guido Corso, Roberto Spazzali, Lucio Riccobon e Gianni Maugeri.

La seconda tappa è in programma martedì 22 settembre (20-22) e al di là degli interventi ancora a cura di Robero Spazzali, Lucio Riccobon e Gianni Maugeri, vede incastonati alcune frammenti teatrali affidati a Adriano Giraldi sullo sfondo di contributi rievocativi rivolti a Umberto Saba, Cecchelin e a passi de “El Campanon”, storica rivista dialettale.

Giovedì 24 settembre si lavora al mattino (9-13) e salgono in cattedra sia le scuole - nello specifico le classi dell’Istituto Volta e del comprensivo Roiano/Gretta - che i rappresentanti dell’Ari (Associazione radiomatori italiani) impegnati per l’occasione in alcune emblematiche sperimentazioni tecniche.

Il tragitto si chiude nella serata del 26 settembre (20-22) con Villa Prinz che diviene teatro dell’incontro con Mario Mirasola, regista e programmista Rai, e Andro Merkù, l’imitatore e presentatore triestino che deve proprio alla radio la sua formazione e il conseguente approdo sulla ribalta nazionale dalle frequenze della “Zanzara”, divenuta il palco di gags e incursioni nei confronti di nomi eccellenti della scena politica e istituzionale. L’ultimo appuntamento si preannuncia caratterizzato anche da speciali omaggi a Margherita Hack e a Lelio Luttazzi, altra voce icona della radio anni ’70 sulla scia del successo popolare della trasmissione “Hit Parade”.

Argomenti:radiomostre

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