Niente cronometro, al “Miglio del Carletto” si nuota per divertirsi

Domani - ritrovo tra le 18 e le 18.30, partenza alle 18.45 - tornerà il “Miglio del Carletto”, la manifestazione di nuoto in acque libere organizzata da Carlo Alberto Tevarotto (nuotatore master della Triestina Nuoto) a Barcola. L’origine e la nascita del “Miglio del Carletto” sono state abbastanza curiose e casuali. Un gruppo di amici - fra cui l'organizzatore - amanti del nuoto estivo in mare più che di quello in piscina, si trovano spesso a nuotare a Barcola durante la stagione estiva dopo il lavoro. I fine settimana invece, sono soliti recarsi in varie località della penisola per partecipare alle varie tappe del Circuito Fin (Federazione italiana nuoto) in acque libere.
Dal 2006 e negli anni successivi si va a nuotare dal bivio di Miramare al molo G e ritorno oppure da Canovella alla Costa dei barbari, settimanalmente ritrovo a Castelreggio e nuotata in direzione di Marina d’Aurisina. Normalmente dalle cinque alle dieci - con punte di 13 - persone che nuotano insieme, soprattutto per rincuorare chi ha paura delle meduse o ha delle comunissime fobie marine (tipo non vedere il fondo o la fobia di grossi pesci). Qualcuno dei partecipanti comincia a pensare a degli appuntamenti più o meno fissi, magari con birra finale offerta dai più lenti ai più veloci.
Un giorno d'estate del 2008, nel recarsi al bivio dal centro città dopo il lavoro appunto, Tevarotto viene via via “abbandonato” telefonicamente dai suoi vari compagni nuotatori di giornata. Trova un parcheggio alla fine della pineta di Barcola, all’altezza dello scivolo Cedas dalla cui scogliera limitativa si erge la statua della “Mula de Trieste” e decide, per quella volta, di fermarsi lì. Tevarotto era reduce dal suo primo “Miglio del Passetto”, gara open water di richiamo nazionale e tra le più note del circuito organizzato dalla stessa Fin (disputatasi un paio di giorni prima ad Ancona nel corso del week-end). Vi era andato insieme con altri nuotatori su interessamento dell’ex azzurro Dino Schorn (pure lui ex Triestina Nuoto). Tevarotto nuota dalla terrazza a fianco allo scivolo Cedas verso il molo G, affiancando tutti dieci i Topolini e ritorna alla “base”.
Orologio al polso e andatura blanda, impiega 35 minuti. Il giorno dopo manda una mail a una delle assenti di quel giorno nonché partecipante al precedente fine settimana agonistico anconetano, spiegandole quanto successo e concludendo con la frase scherzosa «Potrebbe essere il Miglio del Carletto?». Risposta: «Fatta! Quando?». Lì per lì Tevarotto non ci fa troppo caso e risponde «giovedì» - cioè di lì a sei giorni - con la convinzione di aver solamente trovato un altro punto di ritrovo. Con sua grande sorpresa il giorno dopo trova una mail con allegata una locandina, nella quale si invitano vari amici a partecipare al «Miglio del Carletto» e con l’indicazione di giorno ora e ritrovo. Nulla di ufficiale dal punto di vista competitivo, ma un allenamento collettivo in mare aperto per gli agonisti e per i semplici amanti del mare. E ora sta per arrivare il momento dell’appuntamento del 2014 con previsioni di oltre un centinaio di presenti. E alla fine ci sarà il canonico terzo tempo.
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