Nelle viscere di Cattinara a visitare la Grotta Impossibile

Domenica primo "open day" alla cavità carsica
Una foto dello speleologo Louis Torelli della Commissione Boegan nella Grotta Impossibile
Una foto dello speleologo Louis Torelli della Commissione Boegan nella Grotta Impossibile

TRIESTE La Grotta Impossibile non è più così impossibile. Almeno, non da visitare. La Commissione grotte “Eugenio Boegan”, gruppo speleologico della Società Alpina delle Giulie, sezione triestina del Cai, organizza infatti per domenica un open day alla cavità che permetterà anche ai non addetti ai lavori di poter visitare la grotta, tuttora in fase di esplorazione, scoperta per caso durante i lavori di costruzione della Grande viabilità triestina.

La partecipazione è vincolata a un’iscrizione da effettuarsi alla sede di via Donota 2 (costo per i non soci del Club Alpino Italiano di 8 euro; per info contattare lo 040-630464 e il 3471314288). È ammesso un numero massimo di trenta persone che verranno suddivise in più squadre per poter assaporare meglio l’esperienza e per motivi di sicurezza.

Quella di domenica sarà la prima edizione di un’iniziativa che verrà comunque ripetuta prossimamente con altri open day nel periodo autunnale. «Si tratta - spiega Marco Di Gaetano, socio della Commissione e istruttore nazionale di speleologia - di un’escursione aperta al pubblico non esperto di tecniche speleologiche, quindi a chi vuole scoprire magari cosa significhi visitare una grotta e vedere cosa c’è sotto terra e soprattutto osservare una parte della grotta assurta agli onori della cronaca per il modo in cui è stata scoperta e per essere una delle più grandi caverne sotterranee chiuse presenti sul Carso triestino.

Non sarà mostrata tutta, perché per proseguire, dopo qualche centinaio di metri dall’ingresso, ci vorrebbero delle attrezzature tecniche: sarà solo un assaggio nel quale si potrà comunque vedere parte del famoso cavernone, quello più grande. Non si entrerà purtroppo dall’ingresso storico, il primo a essere individuato, ancora presente nella galleria, ma riservato solo a interventi di soccorso, ma da un altro, scoperto in un secondo tempo, qualche anno fa».

«La grotta - prosegue Di Gaetano - era completamente chiusa e priva di qualsiasi accesso naturale e per potervi entrare sono state create due aperture. Siamo ancora in fase esplorativa e ci riserverà di certo altre sorprese: un nuovo ramo è stato scoperto solo poche settimane fa. Tra le particolarità da ammirare, spicca la grande concrezione centrale della caverna, una delle maggiori per maestosità e altezza del Carso». I primi ingressi inizieranno attorno alle 9.

L’invito ai partecipanti è quello di vestirsi da escursione: l’attrezzatura per la progressione (personale e illuminazione) verrà fornita dagli organizzatori. Come si legge nel Catasto regionale delle grotte, la Grotta Impossibile si apre sul lato est della “Canna Venezia” del tunnel di Cattinara, a quota 275 metri e a circa 430 metri dall’ingresso dello stesso.

È descritta come una cavità ad andamento misto il cui accesso si presentava inizialmente come uno stretto pertugio, poi allargato artificialmente e liberato dai massi che lo ingombravano. Un pozzo profondo 25 metri conduce a un’ampia galleria larga in media 20 metri e alta altrettanto, interrotta da restringimenti della sezione in cui si avverte una notevole corrente d’aria.

A breve (il 14 marzo), partirà il corso di introduzione alla speleologia che avrà una durata di un mese tra lezioni teoriche a pratiche (informazioni e iscrizioni alla segreteria dell’Alpina delle Giulie e allo 040-630464).

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