Nella “Genesi” di Sebastião Salgado c’è tutta la bellezza primordiale della Terra

Si intitola “Genesi” la grande mostra del fotografo Sebastião Salgado che viene inaugurata oggi a Lubiana. Resterà aperta fino al 31 agosto al Museo civico e alla Galleria Jakopiè. Curata e...

Si intitola “Genesi” la grande mostra del fotografo Sebastião Salgado che viene inaugurata oggi a Lubiana. Resterà aperta fino al 31 agosto al Museo civico e alla Galleria Jakopiè. Curata e progettata da Leila Wanick Salgado, è il risultato del pluriennale lavoro dell’artista e raccoglie 245 fotografie in bianco e nero di flora, fauna, paesaggi terrestri e marini e di popoli indigeni, con l’obiettivo di attirare l’attenzione sugli urgenti problemi ambientali e sui cambiamenti climatici.

“Genesi” è il terzo grande progetto di Salgado e puo essere visto come un completamento alle serie precedenti “Lavoratori” (1993) e “Migrazioni” (2000) che avevano raccontato per immagini le popolazioni sfollate e le durissime condizioni di lavoro sopportate da uomini e donne in tutto il mondo.

In “Genesi”, Salgado ha deciso di spostare la sua attenzione dalle persone per concentrarsi sulla bellezza primordiale della Terra e di coloro che vivono in armonia con essa. Il 46 per cento della massa terrestre è intatta come nel giorno della creazione ed e rimasta quasi immutata nel corso della storia. Per otto anni, il fotografo ha compiuto 32 viaggi in queste regioni viaggiando su piccoli aerei a elica, a piedi, in barca in un kayak pieghevole e su un pallone frenato. Ha viaggiato in zone dal clima estremo su terreni accidentati, molto lontano dalla civilta. Durante i suoi viaggi in giro per il globo ha documentato i paesaggi artici e desertici, le foreste pluviali, gli animali terrestri e marini e le comunita che ancora vivono secondo tradizioni ancestrali.

La mostra si divide in cinque regioni geografiche: i santuari naturali, il sud del pianeta, l’Africa, l’Amazzonia e il Pantanal, l’eemisfero nord. Tutte assieme le immagini formano uno stupefacente mosaico della natura nella sua grandezza incontaminata. Con queste fotografie Salgado rende omaggio a un pianeta fragile che secondo lui, noi tutti dobbiamo proteggere.

�«”Genesi” è una ricerca del mondo com’era, come è stato formato e come si è evoluto. Come è esistito per millenni prima che la vita moderna accelerasse e cominciasse ad allontanarci dall’essenza stessa del nostro essere - dice Leila Wanick Salgado -. È una testimonianza del fatto che il nostro pianeta ospita ancora regioni vaste e remote dove la natura regna nella sua silenziosa e primordiale maestosità».

Riproduzione riservata © Il Piccolo