Nada in concerto al Teatro Miela di Trieste
Venerdì fa tappa col tour e presenta l’ultimo album

TRIESTE «Sono una persona molto curiosa, mi piace sempre sperimentare e cercare nuove vie nella musica, mi sono sentita molto anomala, al di fuori di tutto»: così si descrive l’anticonformista Nada Malanima, la cantante toscana che debuttò a soli quindici anni con “Ma che freddo fa” al Festival di Sanremo nel 1969. Cantautrice, attrice, scrittrice, attiva nella musica italiana da decenni, arriva a Trieste per la rassegna al femminile “Protagoniste al Miela” venerdì alle 21. Il tour in corso promuove l’album “La paura va via da sé se i pensieri brillano” uscito a ottobre per La Tempesta–Santeria/ Audioglobe. «Ho scelto un titolo lunghissimo – spiega l’artista livornese – per questo me lo sconsigliavano, ma a me piace; è una frase consolatoria, mi premeva dire una cosa semplice ma vera, positiva». Ad accompagnarla sul palco, tra i classici del suo sterminato repertorio adorati dal grande pubblico come “Amore disperato” e i brani più recenti, ci saranno Andrea Mucciarelli alla chitarra, Francesco Chimenti al basso, Franco Pratesi alle tastiere e Luca Cherubini Celli alla batteria.
Il nuovo disco, su cui è incentrata la scaletta del live, conta dieci brani che descrivono la continua evoluzione stilistica di quest’artista senza compromessi e senza tempo. Nada affronta i sentimenti che infuocano il suo cuore, con un lavoro di introspezione continuo, ed è sferzante nella sua indignazione per un mondo sempre più indifferente e disumano. Si definisce «rock nell’anima, nell’attitudine, nell’essere controcorrente, anche nel suono». La produzione è, ancora, dell’inglese John Parish noto per aver lavorato con PJ Harvey, Eels, Giant Sand, Tracy Chapman, Afterhours, che ha anche suonato quasi tutti gli strumenti. «Con Parish – racconta Nada – ho un rapporto umano oltre che musicale. Per me il produttore deve essere una guida, di cui ti devi fidare».
Nada sorprese tutti quando nel 1973 pubblicò un album di canzoni opera di quel “genio maledetto” di Piero Ciampi, livornese come lei, sodalizio che si concretizza con la realizzazione di tre album che le danno la consapevolezza della propria forza e della direzione da seguire. Si dedica pure al teatro con maestri come Giulio Bosetti, Dario Fo, Marco Messeri. La svolta cantautorale la porta a collaborare con Venditti, Baglioni, Cocciante, Conte, Celentano, Pagani. Gli anni 2000 sono stati tutto un fiorire di nuovi dischi e collaborazioni come quelle con Cristina Donà, Zen Circus, Paola Turci, Marina Rei, Carmen Consoli, Ornella Vanoni, Giovanni Truppi, Massimo Zamboni, Cesare Basile, Francesco Motta, con il quale duetta a Sanremo 2019.
La sua “Senza un perché”, è stata riscoperta grazie all’inserimento nella colonna sonora della serie tv “The Young Pope” di Paolo Sorrentino, un successo mondiale distribuito in oltre centoquaranta paesi, classificatosi tra i brani rock più venduti su iTunes e l’anno scorso ha composto l’inedito “Mille stelle” per la serie Rai “Noi”.
Con la pubblicazione di cinque libri (sta lavorando al sesto), Nada si è rivelata scrittrice sensibile e schietta. La sua vita è diventata prima il romanzo “Il mio cuore umano”, poi un film, “La bambina che non voleva cantare”, con Tecla Insolia nei panni della cantante e Carolina Crescentini in quelli di sua mamma, trasmesso da Rai 1 nel 2021.
Svelata nel libro l’origine del nome di battesimo, che molti hanno pensato essere un alias artistico: «Signora, vi nascerà una bambina che vi darà tante soddisfazioni e voi girerete il mondo con lei» predisse una zingara con una mano sul pancione della madre della cantante, e quando con il marito la rincorrono per darle dei soldi, la zingara urla «Nada, Nada, Nada». Ed è lì che la donna incinta decide: «Se nascerà una femmina la chiamerò così». Appena nata, il papà quando la vede per la prima volta commenta profeticamente: «È piccola, ma ha una gran voce». Un soffio al cuore sarà motivo di preoccupazione, ma ci penserà la nonna a tranquillizzare tutti: «Che volete che sia. In fondo è un cuore umano».
Prevendita alla biglietteria del Miela (tel. 040-3477672) da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19. www.vivaticket.com
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