Muscoli (e tanto fiato) per la Cronotraversata in Grotta Gigante
TRIESTE Percorso spartano e scenario unico al mondo. Per i corridori che aspirano a un’esperienza quasi in odore delle tipologie competitive targate “Iron Man”, l’appuntamento era oggi, in Grotta Gigante, teatro della Cronotraversata del maestro, una classica organizzata dal Gruppo di corsa in montagna della Società Alpina delle Giulie in collaborazione con la Commissione Grotte “Eugenio Boegan”.
Molto fiato, muscoli, cuore e abbondante spirito di adattamento all’ambiente: la corsa ha richiesto tutto questo, grazie a un percorso che si articolava su due fronti, sia all’esterno in piano ma soprattutto all’interno della cavità, dove i corridori sono entrati a contatto con una sorta di arena costituita da 1000 gradini, 101 metri di dislivello e una condizione climatica caratterizzata da un tasso di umidità prossimo alla saturazione.
Nel complesso la Cronotraversata del maestro è dipinta lungo un tragitto di 1650 metri di cui, dato peculiare, 850 da affrontare sotto la superficie terrestre. La gara era aperta a un numero massimo di 250 partecipanti ed era per atleti di età superiore ai 16 anni. Non sono mancati naturalmente premi e vari riconoscimenti: la manifestazione ha disegnato una graduatoria per i primi 10 uomini e per le prime 5 donne in chiave assoluta, all’atleta più giovane e a quello più “rodato”; prevista anche la formula della combinata.
La corsa ha aperto i battenti ufficialmente alle 10, con partenze scaglionate ogni 30 secondi, anticipata dalla consegna dei pettorali, fase programmata dalle 8 alle 9.30 nell’area del Centro visite della Grotta Gigante; dalle 11.30 la consegna dei pasti, attorno alle 13 la chiusura dei giochi e spazio poi alle cerimonie e all’immancabile coda dei festeggiamenti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo