Morto Luigi Maria Burruano, attore icona di Palermo
È morto, domenica nel sonno a 69 anni, l’attore Luigi Maria Burruano. Era una sorta di icona del palermitano dei quartieri popolari che impersonava, esempio sublime del metodo Stanislavskij, con...

È morto, domenica nel sonno a 69 anni, l’attore Luigi Maria Burruano. Era una sorta di icona del palermitano dei quartieri popolari che impersonava, esempio sublime del metodo Stanislavskij, con totale identità di comportamenti e linguaggio. Indimenticabile Rancu Tanu del suo spettacolo-cult, «Palermo oh cara». Cominciò, ancora liceale, con la compagnia di teatro amatoriale di Nino Drago. Una carriera in ascesa, tra teatro e cinema, tra genio e sregolatezza, amando, come diceva, Bacco e Venere. Calcò diversi palcoscenici di teatri stabili come Catania, Roma, Trieste e Prato. Ma lo si ricorda anche in tv e nel cinema con l'esordio nel 1970, ne “L'amore coniugale” di Dacia Maraini. Il successo però arrivò con la partecipazione alla serie televisiva “La piovra” nel ’97. Ma ebbe ruoli tra gli altri anche nei film “L'uomo delle stelle” di Giuseppe Tornatore, “Nowhere” di Luis Sepúlveda, “Miracolo a Palermo!” di Beppe Cino, “Il ritorno di Cagliostro” di Ciprì e Maresco, “Quo vadis, baby?” di Salvatores. In tv ha lavorato anche nelle serie Turbo e Incantesimo 4. Burruano, zio dell'attore Luigi Lo Cascio, nel 2006 venne arrestato per aver accoltellato l'ex genero perché secondo lui non assolveva agli impegni verso la famiglia. Un crimine «d'onore» che lo vide chiamare i poliziotti e aspettarli seduto in un bar, con una birra. «In carcere - diceva - ho trovato l'umanità nei miei compagni di cella, ho trovato la comprensione, ho trovato tutto».
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video