Morto Lord Snowdon, il fotografo di corte vedovo della principessa Margaret

Addio a Lord Snowdon, fotografo dell'alta società e regista, nonché vedovo della principessa Margareth, la sorella di Elisabetta. Anthony Armstong-Jones, 1st Earl of Snowdown, questo il suo nome per esteso, è morto - come annunciato da Buckingham Palace - "serenamente nella sua dimora" all'età di 86 anni.
Considerato uno dei più famosi fotografi del Regno Unito, Lord Snowdon aveva continuato a frequentare i circoli della famiglia reale britannica anche dopo il divorzio da Margaret. Altra sua prerogativa, merito della sua reputazione professionale, quella di aver continuato a lavorare anche da membro della stessa Royal Family, e di aver visto la sua reputazione crescere ulteriormente. Ammirato per la sua discrezione per non ha mai parlato del suo matrimonio con la principessa, rifiutando tutte le offerte di pubblicare un libro di memorie sul suo matrimonio, dopo il divorzio, avvenuto nel 1978, nonostante il tempo abbia poi lasciato emergere dettagli di una vita affettiva perlomeno articolata e complessa.
Quando a sorpresa Margaret annunciò il suo fidanzamento, nel 1960, Lord Snowdon era un bohemien, un affermato fotografo di società nella Londra glamour dell'epoca. Un vero artista, una figura anticonvenzionale, un uomo che viveva libero e da solo in uno studio della West London. La liason, cominciata quando i due si incontrarono in una festa a Londra, fu tenuta inizialmente nascosta, nonostante il forte coinvolgimento della stessa sorella di Elisabetta.
Alla fine il matrimonio fu celebrato nel 1960 a Westminster Abbey. La coppia ebbe due figli, ma Lord Snowdon ben presto si trovò a disagio nelle restrizioni e nell'etichetta imposti ai membri della famiglia reale. Il divorzio, nel 1978, fu il primo a coinvolgere un membro così importante della famiglia reale dai tempi di Enrico VIII. Un mese dopo, Snowdon sposo Lucy Lindsay Hogg, una ricercatrice televisiva. I suoi rapporti con l'ex moglie e con la famiglia reale rimasero ottimi, egli stesso continuò a fotografare spesso Buckingham Palace e i suoi occupanti, anche se la riconquistata libertà dai vincoli di corte, con annesse possibilità di muoversi a piacimento e dire ciò che pensava, lo avessero reso una persona molto più felice.
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