Mittelfest, un viaggio negli imprevisti del nostro tempo alla ricerca del futuro

Cerimonia inaugurale a Cividale per l’edizione numero 31

Il direttore Pedini: «Siamo in cammino verso Go!2025»

Fabiana Dallavalle

CIVIDALE. Si apre nel ricordo di Elena Lo Duca, volontaria della Protezione Civile, dipendente della Polizia di Stato, deceduta schiacciata da un albero durante le operazioni di spegnimento delle fiamme a Prepotto e di quanti, in questi giorni si stanno adoperando, vigili del fuoco e volontari, per strappare alle fiamme quanto ancora non è andato perduto del patrimonio boschivo della nostra Regione, la trentunesima edizione di Mittelfest, dedicata agli Imprevisti, tema scelto dal direttore artistico Giacomo Pedini.

Alla cerimonia di apertura, ieri nella Chiesa di San Francesco a Cividale, l’assessore alla Cultura Tiziana Gibelli e il sindaco di Cividale Daniela Bernardi: «Per me è un onore aprire le porte a un Mittelfest che la Regione ha scelto come capitale della cultura Mitteleuropea. Un momento che incontra tutti grazie al linguaggio universale dell'arte».

Teatro, musica, danza, circo, e la vocazione internazionale sono gli "irrinunciabili" sui quali Giacomo Pedini, direttore artistico di Mittelefst, ha costruito il programma di cui ha ricordato alcuni prossimi appuntamenti. «Il cartellone del festival è dedicato agli imprevisti ed in particolare alle loro conseguenze e alla reazione che innescano in ognuno di noi, implicando la misura di scelte e responsabilità, della singola persona, così come della collettività - ha commentato -. Dopo aver dato voce ai giovani artisti europei con Mittelyoung, in questi dieci giorni portiamo il meglio della Mitteleuropa a Cividale trasformando la città in un unico grande palcoscenico con un’attenzione in più alle proposte per le famiglie e i bambini affinché Mittelfest sia di e per tutti. Il nostro impegno internazionale va nelle co - produzioni. Vi ricordo The Handke Project, co- produzione Qendra Multimedia, Teatro della Pergola-Firenze. Si realizza quest'anno il nostro camminamento verso Go2025. Mi piace ricordare i nuovi artisti under trenta, Mittelfest si sta impegnando tanto a presentarli al festival. Vi invito a vedere tutti gli spettacoli in programma così da parlarne voi».

«Quando abbiamo presentato il tema, lo scorso novembre – ha ricordato il presidente Roberto Corciulo - pensavamo agli ultimi anni che abbiamo vissuto, caratterizzati da una pandemia che ha minato certezze, modificato abitudini e regole sociali a livello globale, rivelando tante nostre fragilità. Oggi, l’imprevisto è ancora più attuale, purtroppo: ci ritroviamo qui insieme, in uno scenario internazionale stravolto dal conflitto in Ucraina scoppiato ormai 5 mesi fa e con tutte le conseguenze politiche, economiche e sociali che pesano sulla vita di tutti. Ecco allora che Mittelfest si ritrova con ancora più forza ad essere ponte tra i popoli, fucina di cultura e di arti che hanno il potere di creare nuove visioni sociali e politiche e nuove opportunità di coesione in Europa, di fronte a quell’inaspettato che fa paura. Oggi, Mittelfest ha così la grande responsabilità di rappresentare l’immagine di una nuova Europa e di un rinnovato ruolo strategico del Friuli Venezia Giulia in tale scenario».

«Mittelfest è tornato ad essere parte attiva - ha ricordato Tiziana Gibelli assessore alla cultura della Regione- è connesso alla città, e al suo territorio, fuori dall'ombra del campanile. Sono soddisfatta della presenza degli sponsores. La regione ha messo a disposizione l'Art Bonus, un modo di investire sul territorio. Mittelfest ha molti sostenitori. Il 2025 è appuntamento cruciale per tutta la regione Friuli Venezia Giulia, se noi non sapremo approfittare di questa opportunità faremo del male alle nuove generazioni".

Molto evocativo e intenso l’intervento musicale dell’ensemble de “Il silenzio in cima al mondo” (in scena oggi, alle 22), lo spettacolo che racconta in parole e musica la storia di Dino Zoff: flauto, contrabbasso e fisarmonica hanno eseguito per l’inaugurazione un assaggio delle musiche composte da Cristian Carrara e Marco Attruia. A fare gli onori di casa, sul palco dell'inaugurazione, Alessandra Salvatori.

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