Mitja Rabar torna in sala con Ralph e questa volta nel mondo Internet
«Il primo film a cui ho lavorato per gli studi della Walt Disney è stato “Ralph Spaccatutto”: quindi per me si tratterà sempre di un personaggio speciale». È stato quello, infatti, il primo approdo del triestino Mitja Rabar a Los Angeles sotto il gigantesco cappello stellato d'apprendista stregone che contraddistingue gli studi californiani, unico animatore italiano nel tempio dei cartoon per eccellenza: e il primo personaggio con cui si è cimentato è stato proprio quell'eroe di vecchi videogiochi, cattivo suo malgrado, stufo di spaccar muri e smanioso di redimersi ed essere amato. Oggi, sei anni dopo, Rabar è ancora una volta uno degli artefici del nuovo “Ralph Spacca internet”, diretto da Rich Moore e Phil Johnston, nelle sale da domani, sequel prodotto dalla Disney Animation che racconta le avventure del duro dal cuore tenero Ralph e della sua intraprendente piccola amica, la pilota Vanellope. Personaggi che vanno ad aggiungersi alla già ricca galleria che Rabar ha animato in questi anni, dalle scintillanti principesse del regno di ghiaccio di “Frozen”, capolavoro che gli ha fatto stringere il primo Oscar tra le mani, al tenero robottone BayMax di “Big Hero 6”, bis all'Academy l'anno dopo, fino alla coniglietta Judy Hopp, la volpe Nick e tutto lo strabiliante regno animale animato per “Zootropolis”, terza statuetta conquistata lo scorso anno.
«In questo nuovo episodio – racconta Rabar - Ralph e Vanellope vengono catapultati nel gigantesco mondo di internet, ed è stato molto interessante vedere prendere vita questa realtà così familiare ma che nessuno, in fondo, ha mai visto rappresentata». Il mondo arcade, in questa nuova avventura del gigante buono, è infatti già un ricordo e stavolta i due protagonisti si proietteranno direttamente nel web: non sarà solo “la meraviglia più meravigliosa che abbiano mai visto”, come esclama la sempre entusiasta Vanellope, ma se ne paleserà anche il lato più oscuro con tutti i suoi rischi, dagli haters ai cyberbulli fino ai virus.
«Conoscevo già molto bene i personaggi di Ralph e Vanellope perché ci avevo già lavorato in precedenza – continua l'animatore triestino - ma ho potuto concentrarmi anche su nuove sfide e per dar vita ad alcuni dei nuovi personaggi quali Yesss e, in particolar modo, Shank», pilota automobilistica di un videogame, molto affascinante e carismatica. Rabar si sofferma soprattutto su una scena che è già diventata cult. «In una delle sequenze del film – racconta - ci sono tutte le 14 principesse Disney riunite insieme e abbiamo avuto la fortuna di avere ospiti qui con noi quasi tutte le attrici che hanno prestato le voci originali. È stato molto emozionante conoscerle di persona e sentire i loro aneddoti e consigli, quindi animarle è stato ancora più divertente». Una vera e propria celebrazione dei personaggi più iconici dell'universo Disney, con le principesse classiche, da Biancaneve a Cenerentola, rese più contemporanee e condita da messaggio femminista affatto banale: il tutto concentrato in una scena tanto complessa, come ha raccontato il produttore Clark Spencer, che ci sono voluti otto mesi per realizzarla. Intanto, com'è consuetudine, agli Studios di Burbank hanno già voltato pagina. «Ora un po' di riposo – conclude Rabar - e, dopo le feste si riprende: tutti al lavoro per “Frozen 2”». —
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