Milonga sul mare, Porto San Rocco chiama i tangueri a raccolta

In piazzetta la serata animata dal musicista e ballerino Alessandro Simonetto 

TRIESTE “Il tango è un pensiero triste che si balla”, scriveva attorno agli anni ’40 il compositore argentino Enrique Santos Discèpolo, per descrivere l’anima del passionale e struggente ballo nato nelle periferie di Buenos Aires verso la fine dell’800. Elegante e sensuale, racconta con il suo linguaggio corporeo la seduzione e le schermaglie amorose secondo la ferrea regola “l’uomo conduce la donna segue”. A proporre alle 21, nella piazzetta di Borgo San Rocco, a Muggia, la voluttuosa allure del coinvolgente ballo argentino, la milonga a sfioro sul mare a cura del musicista, T(ango)Dj e a sua volta ballerino di tango, Alessandro Simonetto.

La noche tanguera resa ancora più suggestiva dalla possibilità di lasciarsi trasportare in intrecci di gambe e figure a letteralmente due passi dal mare, è il secondo appuntamento inserito nel frizzante cartellone della rassegna (con ingresso gratuito) “Borgo San Rocco Estate”, che si snoderà tra concerti blues, jazz e performance nella rinnovata piazzetta di San Rocco tra luglio e settembre. Una serata non solo per tangueri di lungo corso esperti in virtuosismi da parquet, un nutrito clan in crescita verticale sia in città sia in regione, o per apprendisti ballerini che mettono in pratica quanto appreso ai corsi di ballo, ma soprattutto un’opportunità per gettare uno sguardo sul mondo del tango partecipando a una milonga sotto le stelle con il valore aggiunto della vista mare.

Strutturato e musicalmente variegato il programma proposto da Simonetto, infaticabile promotore di eventi e milonghe legati alla danza argentina, che calamitano alle serate centinaia di appassionati per un viaggio-danza nel tempo, dai pezzi classici come l’iconico “Libertango” di Astor Piazzolla, alle sonorità contemporanee dell’elettrotango, alle suggestioni intime dei brani del repertorio sinfonico, fino alle contaminazioni del tango nuevo. «Nelle mie serate cerco sempre di proporre un filo conduttore trasversale che non si limiti al repertorio tradizionale, per evitare di presentare il tango nella stereotipata cornice di ballo figurato d’antan, mentre è a tutti gli effetti un modo di esprimere la propria visione della vita» spiega Simonetto, figura di riferimento della comunità di aficionados del sensuale ballo argentino. In caso di maltempo la milonga sarà ospitata nella sala congressi affacciata sulla piazzetta. —


 

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