Migliaia di persone a salutare Fabrizio Frizzi

Migliaia di persone, al ritmo di 900 all'ora, ininterrottamente fino a sera hanno visitato ieri la camera ardente di Fabrizio Frizzi aperta (ed è la prima volta) alla Rai in viale Mazzini. La folla è stata tale che la chiusura è stata posticipata di un’ora. Prima delle 10 di mattina si era già formata una fila di duecento persone. Il primo ad arrivare, alle sei, è stato Vincenzo Pellegrini, 48 anni, con una grande foto che lo ritrae, ragazzino, accanto a un giovanissimo Frizzi, che nell’occasione distribuiva i premi a una manifestazione sportiva svoltasi al San Giuseppe Calasanzio, la sua stessa scuola. A rendere omaggio all’amico sono arrivati Pippo Baudo, Renzo Arbore, Raffaella Carrà, Marisa Laurito, Luca Giurato, i fratelli Fiorello, Flavio Insinna, gli attori Alessandro Haber, Bianca Guaccero, Enrico Brignano, il regista Gabriele Muccino, i giornalisti Franca Leosini e Mario Calabresi. E poi, ancora, tra tanta gente comune, l’ex premier Gentiloni («C’è tantissima gente a conferma che Frizzi era una bella persona, apprezzata per umanità, capacità professionale, gentilezza e cortesia, per la sua modestia. Un bellissimo esempio per la Rai, la televisione e il Paese», ha detto) e la sindaca Raggi. Pupo, unendosi al cordoglio, ha però voluto sottolineare le tante «sofferenze» per motivi di lavoro patite da Frizzi. «Abbiamo condiviso - scrive sui social - momenti professionali meravigliosi e altri, privati, in cui mi raccontavi le tue sofferenze e le angosce che gli ipocriti che oggi ti rimpiangono, ti avevano causato».
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