Michel Petrucciani un documentario sul pianista jazz a quattro mani coi figli

Il triestino Francesco Termini, aiuto di Salvatores, al lavoro a Parigi con l’udinese Matteo Sacher, Rachid ed Alexandre 



Sarà il triestino Francesco Termini, insieme all’udinese Matteo Sacher, alla regia del documentario “Hidden Joy”, sulla vita del pianista francese Michel Petrucciani (nato a Orange in Francia nel 1962, da padre di origini siciliane, e morto a New York nel ’99). La pellicola, che sarà girata on the road, è realizzata in collaborazione con i figli dell’artista, in occasione del ventennale dalla scomparsa di Petrucciani.

Le riprese sono iniziate in questi giorni a Parigi, una grande soddisfazione per Termini. «Si tratta a tutti gli effetti del mio primo film da regista – spiega – ed è un progetto bellissimo, che riguarda un mostro sacro della musica e una sorta di eroe nazionale francese. Per me è un trampolino di lancio molto importante. Da qualche anno mi sono trasferito a Milano, dove ho approfondito il lavoro nel settore. Ora arriva il grande salto».

A marzo 2018 i due figli del pianista, Rachid e Alexandre, decidono di intraprendere un viaggio ala scoperta di un padre che hanno conosciuto solo per un breve lasso di tempo. Scelgono poi di chiedere aiuto per concretizzare le loro idee. Sulla loro strada trovano Termini e Sacher. Quest’ultimo, in particolare, da piccolo aveva assistito a un concerto di Petrucciani e gli aveva scritto una lettera. Anni dopo trova su Facebook il figlio Alexandre che, in un dialogo virtuale, scopre la passione di Sacher per i video, mettendo le prime basi per il futuro documentario.

Termini e Sacher invece iniziano a collaborare nel 2017. Il triestino aveva già realizzato alcuni cortometraggi e aveva lavorato insieme a Gabriele Salvatores alla regia del film “Il ragazzo invisibile 2”. Anche il friulano ha alle spalle diverse esperienze nel settore. I due cominciano realizzando uno spot per la raccolta fondi sulla Sla.

Da Parigi, dove il 6 gennaio sono iniziate le riprese di “Hidden joy”, nel cimitero Pere-Lachaise, Termini svela alcuni dettagli sul progetto. «Sarà un viaggio, fisico ed emotivo – racconta – che descriverà l’itinerario dei due fratelli tra Francia, California e New York, sulle orme del padre. Incontreranno le persone che sono state vicine a Michel, e si incroceranno ricordi e materiale inedito della famiglia. Il film sarà girato nella prima parte dell’anno e il montaggio verrà costruito nei lassi di tempo tra una sessione di riprese a l’altra, come si trattasse di una sorta di puzzle da costruire. Alla fine il documentario aprirà una porta verso la dimensione più intima di un grande artista, per scorgerne debolezze e lati oscuri, per indagarne la grande personalità, che lo rese un visionario, capace di andare oltre ai limiti, pur di arrivare alla meta. —

Riproduzione riservata © Il Piccolo