Max Pezzali: «Monto sulla mia Astronave e volo a Trieste» VIDEO

TRIESTE. Sarà un novembre musicale quello di Trieste, con una tripletta di artisti che si susseguirà sul palco del PalaRubini. Se il 13 novembre arriveranno gli Scorpions, il 22 sarà la volta di Cremonini, ma ad aprire le danze sarà, il 1 novembre, Max Pezzali con il suo nuovo tour "Astronave Max".
«Abbiamo preparato una ricetta semplice - spiega Pezzali -, con ingredienti tradizionali come le canzoni che ci hanno portato fortuna negli ultimi 23 anni, con un aggiunta di spezie, intese come una selezione del mio nuovo album, per ottenere un gusto più aggiornato, il tutto servito in un contenitore, che sarebbe il palco, ricco di luci che ricordano quelle di un'astronave e che infatti si alzano all'inizio del concerto. Il tutto con la finitura delle immagini ad hoc che verranno proiettata sui tre maxischermi che compongono la scritta Max».
E l'astronave per lui è anche una metafora: «Per la mia generazione, spiega, la conquista dello spazio rappresenta il massimo dell'esplorazione possibile e mi serve per spiegare il cambiamento di prospettiva da cui guardare il mondo, quando si è giovani si tende ad avere una visione assoluta delle cose mentre crescendo si capiscono altre cose. Invecchiare significa cercare di evitare il cinismo e mantenere la direzione di una visione d'insieme allontanandosi dalle cose».
Una maturità che si acquisisce anche diventando genitori, come è recentemente accaduto anche a Pezzali: «È un'esperienza illuminante - dice -, che porta alla scoperta di un livello di amore che prima non si può nemmeno immaginare. Mi rendo conto che è altresì un'esperienza totalizzante, perché quando sei padre lo sei sempre, non esistono dei momenti in cui sei "fuori servizio" anche se sei lontano. Quello che auguro a mio figlio è di scegliere la propria strada con la massima libertà, qualsiasi essa sia. Esprimere se stessi non solo in modo artistico ma in qualsiasi ambito è la cosa più importante, così come riuscire a fare ciò che ci piace».
Molti altri musicisti hanno intrapreso carriere parallele, da conduttori televisivi a produttori. " io credo che sia comprensibile che si cerchi di ampliare il proprio campo d'azione, spiega Pezzali. Nell'epoca dei social dobbiamo essere tutti attivi e attenti non solo a manternere i rapporti con i fan ma anche sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, perche le persone tendono a stufarsi molto velocemente. Io già fatico a fare ciò che faccio, al momento non riuscirei a fare altre cose. Sono monotask, faccio una cosa alla volta e non e detto che mi riesca comunque sempre bene».
In una cosa è riuscito, senza ombra di dubbio, ovvero nel mantenersi sempre vivo musicalmente continuando a sfornare delle hits che hanno sempre lasciato il segno. «Quando li guardo dal palco - dice Max Pezzali -, vedo che le prime dieci file sono composte da persone non ancora nate quando io scrivevo le canzoni che stanno cantando con me. Credo sia una specie di permeabilità delle canzoni, che riescono a passare attraverso le generazioni. In realtà è una cosa molto strana che non mi spiego fino in fondo se non pensando che l'autenticità di certe parole viene percepita».
E a Trieste avrà modo di incontrare i suoi fan al PalaRubini, compresi i vincitori dei biglietti che verranno messi in palio proprio con Il Piccolo (il contest partirà lunedì 26 ottobre). Biglietti disponibili per l'evento, organizzato da Live Nation e Zenit srl, in co-organizzazione con il Comune di Trieste e in collaborazione con la Regione FVG, inserito nel pacchetto “Music&Live”. Biglietti in vendita su Ticketone. Info su www.azalea.it.
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