Mariss Jansons rinnova il Capodanno di Vienna

VIENNA. «Bisogna tener presenti molti fattori: il programma non deve essere costellato di brani eccessivamente popolari, che però sono irrinunciabili. Bisogna ogni volta introdurre delle novità, ma non troppe. I brani scelti devono essere musicalmente eccellenti ma bisogna alternare pezzi veloci a brani più lenti. Qualsiasi sia la scelta operata, un direttore d'orchestra deve comunque sentire un intimo rapporto con le opere che propone al pubblico. E poi vi sono tutte le necessità e i vincoli della diretta radiotelevisiva».
Riassume così Mariss Jansons le problematiche che stanno a monte del consueto Concerto di Capodanno al Musikverein di Vienna. Il primo gennaio 2016, il direttore d'orchestra lettone lo dirigerà per la terza volta: sul podio dei Wiener Philharmoniker, nella Sala d'oro del tempio della musica ha già diretto il Neujahskozert nel 2006 e nel 2012.
Ed ecco le novità di questa edizione 2016, numero 75 nella storia dell'orchestra viennese: innanzitutto, per la prima volta il programma è stato messo a punto assieme al portavoce dell'orchestra, il violinista Andreas Grossbauer: «Un'ottima collaborazione - dice soddisfatto Jansons, che rompendo con la tradizione, darà il via al concerto con un brano di Robert Stolz dal titolo "Marcia dell'Onu", del 1962 -. Ho cominciato ad occuparmi della sua musica qualche anno fa e la trovo una interessante e incredibilmente vivace. Del resto nel 2016 ricorre il 70° anniversario della prima assemblea generale delle Nazioni Unite e questo brano è un modo per ricordarlo».
Un'altra innovazione che potrebbe far storcere il naso ai puristi del Concerto di Capodanno, è l'introduzione di un pezzo del francese Emil Waldteufel, il valzer "España": «Quando a Vienna regnavano gli Strauss, in Francia aveva grande successo questo notevole compositore e credo sia interessante giustapporre le sue musiche a quelle austriache», dice ancora Jansons.
Il programma propone fra l'altro anche una "Scena da ballo" di Joseph Hellmesberger, musicista viennese assai attivo nella seconda metà dell'Ottocento, di cui Jansons aveva già proposto una "Danse diabolique" nel suo Concerto di Capodanno del 2012: «Non si tratta di un vero e proprio valzer, bensì di una danza ispirata al valzer». Nel primo centenario della morte di Eduard Strauss, l'edizione 2016 del Neujahrskonzert offre due polka del più giovane dei fratelli Strauss: "Mit Extrapost" e "Außer Rand und Band".
Per la sesta volta consecutiva, il Concerto vede la partecipazione dei Wiener Sängerknaben per i brani "Sängerlust" (di Johann Strauß figlio) e "Auf Ferienreisen" (di Josef Strauss).
La trasmissione tv del concerto verrà vista in 90 Paesi e da una cinquantina di milioni di spettatori (in Italia alle 13,30 su Raidue). Già nei primi giorni del 2016, sarà disponibile il cd dell'evento cardine di Capodanno.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo