Magris e la fede come racconto per la festa del Sacro Cuore

TRIESTE “In tutta la chiesa ci si salutava, ci si dava la mano, qualcuno si abbracciava.” Le ultime intense pagine del bellissimo libro di Claudio Magris “Microcosmi” descrivono i rituali della vita di una parrocchia, qualcosa a cui siamo abituati e che ci sembra naturale anche se non frequentiamo la messa. Qualcosa che oggi è diventato impossibile a causa delle limitazioni sociali che dobbiamo rispettare. L'ultimo capitolo di “Microcosmi” è ambientato nella chiesa del Sacro Cuore, a due passi dal Giardino pubblico, ed è la tappa conclusiva del viaggio interiore e nascosto del celebre libro. È proprio il legame di Magris con questa parrocchia a suggerire l'idea dell'incontro dal titolo “Fede e racconto. Un confronto con le parole di papa Francesco” che ha visto oggi, martedì 16 giugno, lo scrittore conversare con padre Luciano Larivera, direttore del centro culturale Veritas.
«Lo spunto per questa conversazione - spiega padre Larivera, - nasce da un recente articolo di Claudio Magris pubblicato sull’inserto La Lettura in cui la fede viene presentata attraverso i racconti. Partendo da una storia chassidica, Magris indaga quel legame tra realtà e fantasia che permea la narrazione, anche quella religiosa. Anche papa Francesco nei suoi messaggi e negli interventi per le comunicazioni sociali sottolinea l'importanza dei racconti e non smette di citare Borges e i poeti sudamericani che maggiormente ama. L'ultima volta che è stato in America Latina il santo padre ha affermato che l'Occidente deve recuperare la parte contemplativa della vita per riscoprire il succo della verità al posto della superficialità, e a questo scopo i suoi riferimenti sono andati alla narrazione e alla natura».
Claudio Magris da giovane frequentava la chiesa del Sacro Cuore e proprio in “Microcosmi” quel luogo compare come la sede per la riconciliazione del protagonista. Padre Larivera dialogherà con lo scrittore partendo dal testo sull'antropologia umana che la commissione biblica internazionale della Santa Sede ha redatto prendendo spunto dalla Genesi, da temi come la creazione e la caduta, e collegandosi via via con altre parti delle sacre scritture. «Molta teologia biblica - continua Larivera - verte sulla narrazione, strumento necessario attraverso cui Dio si rivela: la stessa storia di Gesù non è un algoritmo ma una storia vera e propria. Anche chi non si riconosce sui principi e sui grandi progetti della fede si può ritrovare nelle storie: i musulmani sono legati a Maometto e a ciò che ha detto, così il Talmud si occupa anche di dispute e racconti dei maestri. Le culture sono lontane tra loro e l'unica chiave per attivare il pensiero critico è quella di mettersi in ascolto degli altri».
L'incontro rientra negli eventi per la festa della parrocchia del Sacro Cuore. La partecipazione in chiesa è stata permessa a centoventi persone al massimo, con l'obbligo dell'uso della mascherina, L'incontro è stato trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del Centro Veritas e sul sito del Piccolo. —
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