Ma quanta fatica fa l’indomita ape i bimbi lo possono intuire a Basovizza
TRIESTE Industriose, sempre organizzate in modo eccellente e pungenti quando serve, letteralmente. Studiare le api schiude a un mondo complesso e intrigante, al centro ora dell’iniziativa promossa dal Centro didattico naturalistico della Regione a Basovizza 224, teatro di “Api in gioco”, una sorta di “porte aperte” in programma da sabato 4 a lunedì 6, con ingresso libero e apertura al pubblico dalle 9 alle 17.
Il piano dell’opera vuole configurarsi come un alveare di proposte aperte a tutti ma indirizzate nello specifico ai bimbi dai sei ai nove anni, dando così vita a laboratori, conferenze e attività collaterali di stampo ludico in grado di narrare diversi capitoli fondamentali della vita dell’ape ma qui correlata al sistema sociale dell’uomo e nei confronti del nostro territorio, un tema supportato anche dalla collaborazione con il Consorzio apicoltori della Provincia di Trieste.
Sabato il viaggio tra le api si inaugura attorno alle 10, con la prima serie di giochi e laboratori sul tema ma alle 10.30 è il momento della prima conferenza, quella a cura di Andrea Colla, entomologo del Museo di Storia naturale, uno specialista quindi, chiamato a disquisire su “Insetti: nuovi arrivi e cambiamenti climatici”. Alle 15 ancora giochi e fasi di intrattenimento didattico.
Domenica si riparte alle 10, dando mondo al veterinario Livio Dorigo di incontrare prima i bambini e poi di dettagliare (alle 10.30) l’elemento cardine del progetto, riassunto nel titolo “Rapporto tra uomo e l’ape. La specificità del nostro territorio”, con accenti in grado di coprire anche le zone dell’Istria. Poi si torna a giocare, ancora dalle 15, sulla base di altri laboratori e iniziative curate con gli apicoltori locali.
La tre giorni allestita a Basovizza culmina nel cartellone di lunedì, anche qui con apertura dei cancelli alle 10 (incontro con gli apicoltori) mentre alle 10.30 è la volta della presentazione del libro “Alberi maestri” (Edizioni Tomolo, Collana Anime Bambine) scritto da Caterina De Colombani, storica dell’arte e insegnante. La giornata si nutre di altri laboratori e dell’incontro fissato alle 15 e curato dall’ispettore Lucio Ulian, comandante della Stazione forestale di Trieste, incentrato su “I controlli ambientali del Corpo forestale regionale”. —
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