“L’ultimo paradiso” di Scamarcio un ribelle dalla Puglia a Trieste

ROMA
Amore, Sud e mondo contadino in un'Italia anni Cinquanta dove tutto era diverso, ma neppure troppo. “L’ultimo Paradiso”, film originale Netflix prodotto da Lebowski e Silver Productions disponibile da venerdì sulla piattaforma streaming, ci porta indietro nel tempo in una Puglia arcaica e povera dove quello che conta davvero è solo la terra, chi la possiede e sfrutta i contadini. Diretto da Rocco Ricciardulli e scritto dallo stesso regista insieme a Riccardo Scamarcio che è anche il produttore, il film è ispirato a una storia vera che si svolge nel 1958. Qui troviamo Ciccio (Scamarcio), contadino quarantenne sposato con Lucia (Valentina Cervi) e con un figlio di sette anni. Un uomo certamente di carattere. Oltre a essere uno sciupafemmine, Ciccio sogna infatti anche di cambiare il mondo, tanto da mettersi a capo dei suoi compaesani contro chi da sempre sfrutta i più deboli. L'uomo è segretamente innamorato di Bianca (Gaia Bermani Amaral), la figlia di Cumpà Schettino (Antonio Gerardi), un proprietario terriero, in odor di mafia, che da anni sfrutta i contadini. Ciccio vorrebbe fuggire con la bella Bianca ma, non appena Schettino viene a conoscenza della loro storia, tutto precipita e niente sarà più come prima. «Ho ritrovato in questa storia la lotta di classe e anche la dinamica di chi scappa e ha nostalgia delle proprie radici - dice Scamarcio via Zoom di questo film girato tra Gravina, Bari e, per la seconda parte della storia, a Trieste -. L'Italia, non va dimenticato, è un paese che ha prodotto una immigrazione importante, sono almeno sessanta milioni gli Italiani che vivono all'estero - continua l'attore quasi a motivare l'appetibilità internazionale di un prodotto destinato a Netflix -. E poi - aggiunge - ci sono nel film personaggi tridimensionali, non il solito buono e cattivo e anche molte atmosfere che ho vissuto da bambino. Comunque - sottolinea Scamarcio - per me non è un ritorno alla terra perché io in realtà non me ne sono mai andato davvero dalla Puglia».
Riproduzione riservata © Il Piccolo