“L’ultimo dragone” gli intrecci di finanza e narcotraffico fra Giappone e Messico

Il mondo violento del narcotraffico in Messico e quello esotico e un po’ misterioso del Giappone. La serie “L’ultimo dragone” è ambientata in due Paesi molto diversi tra di loro. “El Dragon”, questo il nome originale della produzione spagnola, si presenta quindi come un progetto molto ambizioso che dal Messico al Giappone unisce e mescola personaggi e culture molto diverse tra di loro. Creata dal noto scrittore e giornalista spagnolo Arturo Perez-Reverte, è prodotta da Patricio Wills per Televisa e Univision. La seconda stagione arriva in Italia, su Netflix, dal 17 aprile.
Il protagonista è Miguel Garza, interpretato dal messicano di origine argentina Sebastian Rulli, uomo d’affari che, dopo aver costruito la sua fortuna a Tokyo, si trova costretto a tornare nel suo Paese d’origine: il Messico. Insieme alla città natale, torna anche il passato burrascoso del protagonista: i ricordi di un’infanzia violenta in cui i suoi genitori vennero uccisi brutalmente davanti ai suoi occhi. La sua è una famiglia di narcotrafficanti e spetterà proprio a Miguel prenderne in mano le redini. Miguel, esperto di economia, accetterà di diventare il capo e il suo obbiettivo principale sarà quello di “lavare” i soldi sporchi.
La trama
La serie ruota attorno a Miguel Garza che, per il suo fascino e il suo modo misterioso di essere attira chiunque lo conosca. Crede che tutti ruotino intorno a lui e nessuno gli si può opporre. È anche intelligente e un imprenditore di successo nel mondo degli affari. Per Miguel tutto sembra portarlo in cima al mondo, ma senza saperlo, il suo peggior nemico sarà l’ambizione.
La storia inizia a Ciudad Jimenez, in Messico. Lì, i genitori di Miguel, Roberto e Lucía Garza, muoiono in un attentato, mentre lui, suo fratello e sua sorella sopravvivono. Il nonno Lamberto decide di proteggere i suoi nipoti e manda Miguel a studiare fuori dal Messico e lo trasforma in un uomo d’affari di successo, mentre invia Chisca (Cassandra Sánchez Navarro) in un collegio in Spagna e tiene Jorge (Juan Pablo Gil) al suo fianco nel ranch dove vive e da dove controlla il più grande servizio di trasporto di droga del Messico.
20 anni dopo, Miguel vive in Giappone, con la sua ragazza Asya, che ama profondamente ed è un finanziere di successo. Ma riceve una telefonata da Dora, la moglie di suo nonno Lamberto, che gli dice che deve tornare subito in Messico.
Rientrato, Miguel si rende conto che suo nonno soffre di Alzheimer e deve occuparsi dell’azienda di famiglia. Così accetta la posizione di nuovo leader del cartello, ma con una sfida: vuole trasformarlo in qualcos’altro, puntando far circolare i soldi in tutto il mondo per fare grandi investimenti finanziari legali. Lava i soldi, in sostanza.
Il cast
Accanto a Rulli ci sono Renata Notni nei panni di Adela Cruz, e Irina Baeva in quelli di Jimena Ortiz, Sofia Castro è Kenya e Cynthia Klibto è Dora Garza.
Dove vederla
La prima stagione (38 puntate) è già su Netflix. La seconda (44) arriva il 17 aprile. Una terza stagione, inizialmente prevista, al momento non è in programma. —
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