L’orzo, cereale antico tornato di gran moda dà tono all’organismo

Tra i cereali per l’alimentazione umana l’orzo, negli ultimi anni, ha riacquistato grande popolarità e fa parte dei cereali consigliati nella dieta Mediterranea. L’orzo è uno dei cereali più antichi, conosciuto fin dall’età della pietra e coltivato presso Egizi, Greci e Romani.
L’orzo solitamente viene sottoposto a un trattamento di perlatura che allontana le parti più esterne del chicco, ricche di fibra. Il chicco d’orzo perlato, di più rapida cottura, mantiene solo parte della fibra solubile e dei composti ad attività antiossidante. Anche se meno utilizzato, in commercio si trova anche l’orzo integrale (decorticato) chiamato orzo mondo, che contiene più fibra. L’orzo trova impiego in svariati ambiti dell’alimentazione umana: oltre alla forma in chicco (orzo mondo, perlato, spezzato o in fiocchi) lo si utilizza anche in farina in modo simile agli altri cereali e lo sfarinato d’orzo miscelato con frumento è usato nella panificazione.
I germogli di orzo ricchi in maltosio, sono la base per il malto d’orzo uno sciroppo che viene utilizzato come dolcificante naturale soprattutto nell’alimentazione macrobiotica, e che serve anche per la fermentazione della birra e del whisky. L’orzo tostato è utilizzato come succedaneo del caffè: non ha proprietà eccitanti ma è utile come tonificante e digestivo offrendo una valida alternativa per chi non può assumere caffeina. L’orzo è un’ottima fonte di fibre e di selenio; una buona fonte di rame, fosforo e magnesio; una discreta fonte di calcio. Ricco di glutine ha una consistenza piacevole, simile a quella della pasta. È un cereale nutriente e digeribile, dà tono all’organismo ed è molto benefico per l’intestino, a patto che venga masticato fino a renderlo una crema. La fibra della crusca d’orzo è ricca in betaglucano, che contribuisce ad abbassare il colesterolo. L’orzo è utilizzabile per zuppe e minestre ma anche per preparare deliziosi orzotti seguendo lo stesso procedimento che si utilizza nel fare il risotto. In questa stagione si può cucinare un’ottimo orzotto con il radicchio rosso di Treviso. Nella stagione più calda può essere utilizzato alla stregua del riso per preparare insalate fredde.
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