L’Orto botanico e altri gioielli verdi da scoprire in Fvg con i volontari Fai

Sabato e domenica si aprono le porte di parchi e giardini italiani. In regione le location sono 8

C’è anche l’Orto botanico di Trieste tra i luoghi da scoprire questo weekend in occasione delle Giornate del Fai all’aperto. Sabato e domenica, infatti, grazie al Fondo Ambiente Italiano e ai suoi instancabili volontari, saranno visitabili 200 luoghi in 150 località italiane, rese note ieri. Si tratta di un enorme patrimonio verde fatto di parchi e giardini storici monumentali, riserve naturali e orti botanici, boschi, foreste e campagne, giardini privati segreti. Il Fvg avrà un ruolo tutt’altro che marginale, con 8 luoghi in 7 località. Passandoli in rassegna, ecco che a Spilimbergo (Pordenone) si potranno visitare il Giardino e il Palazzo degli Spilimbergo di Sopra. A Vistorta, sempre a Pordenone, il protagonista sarà il Parco di Villa Brandolini d’Adda, arco romantico e naturalistico nella tradizione del giardino russo dell’Ottocento. A Rivignano Teor (Udine) apriranno le porte di Villa Ottelio Savorgnan, nell’antico borgo di Ariis. A Premariacco (Udine) il Fai porterà i visitatori alla scoperta del Parco sculture Braida Copetti, museo all’aperto dove le piante formano una cornice naturale alle sculture di importanti artisti del XX secolo e contemporanei. A Talmassons, sempre a Udine, al centro della due giorni ci sarà il Biotopo naturale delle risorgive di Flambro e Mulino Braida, mentre in Carnia, a Zuglio (Udine), la Iulium Carnicum, una delle quattro città romane del Friuli Venezia Giulia, fondata nei pressi della così chiamata Via Iulium Augusta; oltre al “Giardino dei semplici” alla Polse.

A Trieste, la “star” sarà l’Orto botanico, che espone diverse collezioni di piante, suddivise in varie zone, a scopo didattico e ricreativo. Oltre alla ricerca scientifica e alla conoscenza dell’ambiente, l’Orto si occupa di conservare, coltivare e produrre piante officinali, tessili, alimentari, acquatiche e palustri, succulente e cactacee, varietà orticole locali, flora spontanea del Carso e delle zone adiacenti. Sabato e domenica i turni di visita sono dalle 10 alle 18 con ingresso ogni 20 minuti per gruppi di massimo dieci persone. La visita non è accessibile ai disabili ed è fruibile anche in sloveno.

Le visite sono a contributo minimo - da 3 o 5 euro - con prenotazione online obbligatoria sul sito www.giornatefai.it (da consultare anche per eventuali modifiche di programmazione) fino a esaurimento posti ed entro venerdì alle 15. Il numero di ingressi per visita è limitato e previsto in gruppi ristretti per rispettare le normative di sicurezza. I fondi raccolti saranno interamente destinati a consentire la prosecuzione delle attività istituzionali in cui la Fondazione si impegna da 45 anni, come il restauro, la tutela, la valorizzazione del patrimonio d’arte e natura italiano.

Per ringraziare i medici, gli infermieri e il personale sanitario, in prima linea durante la pandemia, il Fai ha deciso di regalare loro l’iscrizione ordinaria o il rinnovo della tessera qualora questa scadesse entro dicembre. Secondo Tiziana Sandrinelli, presidente Fai Fvg: «è un modo per tornare a dare la giusta importanza all’ambiente che ci circonda e che spesso dimentichiamo di osservare e curare». Per l’assessore regionale Gibelli «si sentiva l’esigenza di poter fruire di luoghi bellissimi e spesso poco conosciuti de
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo