Locandiera regina di cuori nel capolavoro di Goldoni

L’appuntamento settimanale con i dvd che ripercorrono la Storia del teatro dall’antica Grecia al Novecento, proposti da questo giornale e da tutti i quotidiani del Gruppo Gedi, questa volta invita alla scoperta di una delle commedie goldoniane più conosciute: La Locandiera, nell’allestimento curato da Franco Enriquez nella stagione 1964-’65. Proveniente, come tutte le registrazioni di questa collana, da quello scrigno straordinario che sono le Teche Rai, questa riduzione televisiva dello spettacolo fu trasmessa dalla Rai il 28 settembre 1966, sul secondo canale.
Di gran livello gli attori che interpretano la pièce prodotta dal Teatro Stabile di Torino: a vestire i panni di Mirandolina è Valeria Moriconi, attrice dalla formidabile carriera ricca di successi a teatro, in televisione e al cinema, scomparsa nel 2005, mentre in quelli del marchese di Forlimpopoli c’è un ottimo Glauco Mauri. Paolo Graziosi il Cavaliere di Ripafratta, Giuseppe Porelli il Conte di Albafiorita e Adriana Innocenti interpreta Ortensia.
La Locandiera è uno dei capolavori di Carlo Goldoni (1707-1793), drammaturgo della Repubblica di Venezia considerato uno dei padri della commedia moderna. La sua prima rappresentazione avvenne al Teatro Sant’Angelo di Venezia nel 1753. La vicenda messa in scena, che era stata tagliata su misura per l’avvenente attrice Maddalena Raffi Marliani, porta a Firenze dove Mirandolina, donna attraente e astuta, gestisce una locanda con l’aiuto del cameriere Fabrizio. La donna si destreggia tra i corteggiamenti del marchese di Forlimpopoli, che è un aristocratico decaduto, il conte d’Albafiorita e il cavaliere di Ripafratta, un freddo misogino cui lei riesce a regalare qualche emozione. Ma da scaltra qual è, la bella locandiera non cede a nessuno dei tre pretendenti e sceglie di convolare a nozze con chi le è vicino ma si è sempre tenuto in disparte, dopo aver esortato gli spettatori a non lasciarsi mai ingannare dalle lusinghe di una donna.
La trasposizione televisiva della commedia goldoniana deriva dallo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Torino che ebbe un successo straordinario tanto in Italia quanto all’estero, con oltre quattrocento repliche in tutta Europa. Il Teatro del Cremlino, dove la pièce andò in scena in italiano con traduzione simultanea in russo, fece il tutto esaurito in quell’occasione. Dei 2.000 posti disponibili neppure uno era vuoto. Lo stesso successe a San Pietroburgo (allora Leningrado), Kiev, Budapest e Praga, solo per rimanere con il racconto tra i Paesi dell’orbita sovietica. Il debutto della Locandiera di Franco Enriquez, che fu anche il grande amore della Moriconi (famosa è la fotografia del compagno incorniciata d’argento che la accompagnava sempre nei suoi camerini), avvenne a Venezia il 19 agosto 1965 in Campo San Zaccaria: il palcoscenico ideale per una rappresentazione goldoniana. Fu un successo straordinario, grazie anche alle scenografie di Emanuele “Lele” Luzzati, che con Enriquez, la Moriconi e Glauco Mauri aveva creato il sodalizio artistico della Compagnia dei Quattro che fra il 1961 e il 1964 allestì vari spettacoli.
Con le necessarie modifiche per adattarla al linguaggio e ai tempi della televisione quella “Locandiera” è la stessa che si può godere nel dvd proposto dal giornale (euro 8.90 più il prezzo del quotidiano): uno spettacolo comico, gestito con l’intelligenza che tutta la comicità goldoniana richiede: senza eccessi nelle battute, senza forzare troppo la risata. Mirandolina conquista con la sua vitalità e con la sua malizia che in certi momenti diventa sottile perfidia.
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