Lillo: «Io e Greg assieme fino all’ultimo sketch»

Il due comici di scena lunedì al Teatro Verdi di Gorizia con lo spettacolo “Best of”: «E presto una nuova commedia»
Di Alex Pessotto

GORIZIA. Lillo o Pasquale? «Lillo. Tutti mi chiamano così, da sempre»". E se Pasquale Petrolo è Lillo per tutti, Claudio Gregori è per tutti Greg. Assieme, Lillo & Greg formano un duo comico tra i più popolari. Saranno lunedì, alle 20.45, al teatro Verdi di Gorizia, per il loro "Best of". E sarà l'unica tappa in regione dello spettacolo.

Ebbene, Lillo, in cosa consiste il vostro "Best of?"

«In storielle "autoconclusive" con il meglio della nostra produzione teatrale di sketch. Presenteremo quello che noi reputiamo essere il nostro meglio ma anche quello che il pubblico reputa tale».

Vi conoscete da molto. Mai uno screzio?

«Ci conosciamo dall'86. Lavoriamo assieme dal '93. No, non abbiamo mai avuto uno screzio; non c'è mai stato nulla di grave tra noi. Tutto è sempre rientrato, per così dire, nella normalità».

Vi siete sempre trovati d'accordo anche per quanto riguarda le scelte professionali?

«Sì, siamo sempre stati sulla stessa lunghezza d'onda. E forse è questo il motivo per cui non abbiamo mai avuto screzi. Ci troviamo sempre d'accordo sulle scelte da fare. Abbiamo gli stessi gusti e quindi non abbiamo motivo di litigare. In fondo, le discussioni nascono proprio quando ci sono divergenze di opinione ma nel nostro caso ciò è impossibile (o quasi) che accada».

Molte volte i comici nella vita di ogni giorno son malinconici, tristi. È anche il vostro caso?

«La comicità si basa spesso su cose negative che vengono poi ridicolizzate. Da questo punto di vista, un comico, molte volte, deve essere bravo a notare i lati negativi della vita e può anche essere predisposto a intristirsi, a essere malinconico. Ma noi malinconici non lo siamo di sicuro».

Prendendo altre "coppie" comiche, chi apprezzate particolarmente?

«Ci piacciono molto Ficarra e Picone come anche Ale e Franz. Poi ce ne sono altre meno conosciute che apprezziamo».

E andando più indietro nel tempo?

«I primi Cochi e Renato per noi sono meravigliosi, ci piacevano tantissimo. E, ancora, Vianello e Tognazzi, i Giancattivi (che non erano un duo). Andando su un piano internazionale ci piacciono da morire Stanlio e Ollio».

Guardando avanti, quali sono i vostri progetti?

«Una nuova commedia: l'anno prossimo, a teatro. Poi andremo avanti con la radio, che, peraltro, facciamo tutti i giorni, e, appunto, anche il prossimo anno continueremo a fare. Inoltre, ci sono progetti cinematografici da capire, da scegliere. Ci muoveremo negli ambiti di teatro, cinema e radio, nei quali anche ultimamente ci stiamo muovendo».

E soffermandoci sulla Tv, qual è la vostra trasmissione a cui siete maggiormente legati?

«Una trasmissione del 2000: si chiamava "Telenauta '69". L'abbiamo fatta per Italia 1 ed era una nostra idea, un programma scritto e ideato completamente da noi».

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